Se fosse un film sarebbe un mystery e si intitolerebbe “Alla ricerca del Puc scomparso”. Non si sa ancora (solo in Italia può avvenire una cosa del genere) che fine abbia fatto lo strumento urbanistico di Cesa approvato in assise con i soli voti della maggioranza. Da quanto affermano i funzionari della Provincia di Caserta non vi è traccia del Piano. Di contro il sindaco-sovrano Enzo I Guida e la maggioranza hanno sottoscritto un documento durissimo quanto strumentale nei confronti dei quattro esponenti dell’opposizione Ernesto Ferrante, Carmine Alma, Amelia Bortone e Paola Verde. Ecco uno stralcio del documento di Primavera Cesana: “Dopo aver provato ad “affossare” il Puc presso gli uffici provinciali, senza ottenere risultati, ora i quattro si rivolgono alla Magistratura. Sebbene sia tutto in regola, i quattro, accecati dall’odio e dal rancore, per aver perso le elezioni comunali, continuano a fare denunce. Quale è lo scopo? Far bocciare il Puc. Impedire ai cittadini di costruire una casa per i propri figli. Impedire lo sviluppo del commercio. Impedire lo sviluppo della zona per le piccole e medie imprese”. Un manifesto nel quale, ancora una volta, la maggioranza stravolge la realtà istigando in modo indecoroso i cittadini contro la minoranza. Eppure l’opposizione ha tutte le ragioni del mondo per chiedere lumi sul caso Puc, sulla scorta della nota della Provincia di Caserta nella quale viene scritto a chiare lettere che presso gli uffici dell’ex Saint Gobain non c’è nemmeno l’ombra dello strumento urbanistico di Cesa.
Per sottrarsi al gioco al massacro di Enzo I e della maggioranza l’opposizione ha pubblicato un manifesto. “Scusateci – si legge nel documento – se depositiamo istanze di accesso agli atti ed interrogazioni nell’interesse dei cittadini, senza ricevere risposte. Scusateci se svolgiamo il ruolo di consiglieri comunali tra mille ostacoli e l’ostruzionismo di chi ci vorrebbe “sordi” e “muti”. Scusateci se prima dell’approvazione del Puc in consiglio comunale abbiamo evidenziato più volte le contestazioni della Provincia di Caserta che, con nota ufficiale trasmessa al Comune di Cesa, ha fatto sapere di non aver mai ricevuto il Puc. Scusateci se durante il consiglio comunale abbiamo depositato un documento da cui si evince che la Provincia di Caserta non ha mai ricevuto il Puc”. La minoranza mette giustamente in evidenza la nota dell’ente dell’ex Saint Gobain. “Scusateci se, dopo l’approvazione del Puc in consiglio comunale, la Provincia di Caserta trasmetteva la seguente nota: «Pertanto, contestando al momento l’approvazione del Puc con la formula del silenzio assenso da parte della Provincia, si chiede di trasmettere, con urgenza, copia dell’indirizzo di trasmissione, la ricevuta di consegna della Pec e quali allegati conteneva la nota di trasmissione n. 4833/2020, restando il Comune di Cesa esclusivo responsabile dei successivi atti consequenziali alla deliberazione del consiglio comunale n. 64/2021»”. Gli esponenti dell’opposizione puntualizzano che “con il gruppo che ci sostiene cerchiamo di svolgere al meglio il ruolo di consiglieri di minoranza nell’interesse esclusivo della nostra comunità, non dei singoli. Se per tutto questo dobbiamo essere definiti “nemici” della città lo accettiamo”. Poi la stoccata finale: “Siamo nemici dei furbi e degli speculatori”. Beh, come dare torto a Ferrante, Alma, Bortone e Verde? Stanno facendo un’opposizione costruttiva nell’interesse della collettività. Il problema è Enzo I Guida che pretende dalla minoranza un atteggiamento supino e al servizio del sovrano. Un cane da compagnia, insomma. Restano le ombre sul Puc. Anzi con il comportamento poco trasparente del sindaco-sovrano e del centrosinistra si alimentano ulteriori sospetti. E giustamente chi siede tra i banchi dell’opposizione pretende chiarezza. Non servono i trucchetti. Nel manifesto di Primavera cesana veniva rimarcato che il Comune ha inviato il Puc in Provincia. È vero ma c’è un però gigantesco. La maggioranza pubblica la nota di trasmissione. Ovviamente non basta. Stiamo parlando del Puc. Serve la ricevuta di consegna. Non solo, l’incartamento è stato inviato da un indirizzo privato, non ufficiale (nella foto in basso). Se Ferrante, Alma, Bortone e Verde sarebbero nemici della città, la maggioranza consiliare e politica è nemica della legalità e della correttezza degli atti. Scegliete voi chi è meglio.
Mario De Michele