GIOI CILENTO – Il Cilento dice no al piano di razionalizzazione varato da Poste italiane che prevede la soppressione di 46 Uffici postali. La vicenda è stata discussa ieri sera nel corso del consiglio intercomunale svoltosi a Gioi Cilento al quale hanno preso parte 46 sindaci cilentani.

Al termine del civico consesso i primi cittadini hanno redatto un documento di protesta che sarà inviato, tra gli altri, all’amministrazione regionale di Poste Italiane, al Prefetto di Salerno, al governatore Caldoro, ai consiglieri regionali e provinciali salernitani e all’ANCE. Nel documento si chiede con forza a Poste Italiane di ritirare il provvedimento di chiusura degli uffici postali territoriali. “Protestiamo – si legge, tra l’altro, nel documento – per la chiusura degli uffici nei piccoli Comuni, ma anche per scongiurare possibili accorpamenti perché bisogna tenere presenti le peculiarità di un territorio che non può e non deve subire ulteriore depauperamento in termini di servizi”. Il sindaco di Gioi, Andrea Salati, promotore del consiglio intercomunale, ha affermato:”E’ un Piano che va osteggiato anche perché il nostro territorio sta vivendo una spoliazione di funzioni pubbliche, vedi tribunali e servizi sanitari, senza precedenti che va ad alimentare il triste fenomeno dello spopolamento dei nostri paesi”. Intanto è stato costituito un comitato permanente di protesta che seguirà, passo dopo passo, tutte le azioni che saranno poste in essere per scongiurare la soppressione dei 46 uffici postali cilentani.

 

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