”Apprendo che la Regione Campania, dopo cinque anni di vuoto assoluto sulle politiche ambientali e sul ciclo dei rifiuti, ha proceduto a nominarmi commissario ad acta per l’attuazione della legge regionale sui rifiuti. È del tutto scontato il mio rifiuto di tale nomina, che appare un atto solo provocatorio, alla scadenza imminente del Consiglio Regionale”. Così il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca ha motivato il suo rifiuto a ”ogni incarico commissariale”. Il primo cittadino chiede di sapere ”a quanto ammontino i debiti di consorzi e società provinciali, e come si può procedere, senza che la Regione comunichi questo dato essenziale, per qualunque scelta organizzativa”. De Luca vuole sapere, soprattutto, quanto sia ”il debito della società del Comune di Mercato San Severino, di cui è sindaco l’assessore regionale all’Ambiente”. Il primo cittadino, inoltre, nel motivare il suo rifiuto, si domanda perché ”i commissari liquidatori, nominati da quattro anni nelle varie strutture, non hanno definito i piani di liquidazione? In qualche caso, i ”commissari liquidatori” – dice De Luca – hanno fatto, anche di recente, assunzioni clientelari, i cui costi graverebbero sui cittadini”. Per il sindaco ”la Regione vuole scaricare i debiti accumulati sui tanti comuni virtuosi e sulle bollette delle famiglie, perché le tariffe devono coprire tutti i costi. Io sono in totale dissenso. Fra l’altro, i cittadini campani, per lo smaltimento fuori regione dell’umido prodotto, pagano già i costi in più derivanti dalla mancata realizzazione degli impianti di compostaggio. Per queste ragioni di merito, quasi tutte le amministrazioni comunali interessate hanno assunto posizioni critiche. In queste condizioni, – conclude De Luca – la Regione si assuma tutte le sue responsabilità. Vedrà la nuova Giunta Regionale di dare una soluzione seria e definitiva al problema dei rifiuti”.

 

 

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