«Abbiamo una situazione drammatica nel reperire figure professionali nell’ambito dell’urgenza e dell’emergenza, soprattutto medici da destinare ai pronto soccorso e anestesisti. Lo segnaliamo ogni giorno da anni, ma al ministero sono molto distratti». Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, a margine degli incontri avuti in provincia di Avellino dove ha inaugurato il primo centro antidiabetico presso il distretto sanitario di Montoro. «Garantisco la massima attenzione – ha poi aggiunto De Luca – alle esigenze sanitarie di questo territorio nell’ambito di quanto previsto dalla programmazione sanitaria e dai vincoli finanziari». Sull’ospedale di Solofra, accorpato al Moscati di Avellino con la cancellazione del pronto Soccorso, sostituito da un punto di prima emergenza, De Luca ha respinto polemiche e proteste animate da comitati cittadini. «È un ospedale non più a norma – ha sottolineato De Luca – sul quale abbiamo investito dodici milioni per la ristrutturazione tecnologica e impiantistica. Sono previsti 108 posti letto per la lungodegenza e con quattro posti letto di terapia intensiva. Completeremo e consegneremo questo bellissimo ospedale entro il prossimo mese di dicembre. Con i comitati se la vedano i consiglieri regionali irpini. Non ho intenzione di prendermi diffide e denunce se la legge stabilisce parametri precisi». «Resterò al mio posto ancora per molti anni anche per non far subire alla Campania un nuovo commissariamento che, voglio ricordare, è stato il frutto delle politiche clientelari consumate negli anni che mi hanno preceduto», ha proseguito De Luca, che ha poi ricordato che a causa del decennale commissariamento della Sanità imposto alla Campania, «pagheremo fino al 2034 seicento milioni l’anno di interessi per ripianare gli sforamenti». Sulla carenza del personale, De Luca ha sottolineato che «i limiti agli investimenti imposti da governo e ministero della salute fanno riferimento ai tetti di spesa del 2004 e prevedono una percentuale dell’1,4% da non sforare per le assunzioni. Un criterio datato che aggrava la possibilità di avere nuovo personale indispensabile per la sanità territoriale che andrebbe rivisto».