Non è possibile. Dopo un anno di attesa per il completamento dei lavori di messa in sicurezza della succursale di Sant’Arpino del liceo scientifico Siani di Aversa siamo punto e accapo. Dall’ultimo recente sopralluogo dei vigili del fuoco è emerso che le opere non sono state effettuate così come stabilito. Incredibile. I pompieri stilarono l’elenco degli interventi per tutelare l’incolumità del personale scolastico e degli studenti ma, a quanto si apprende, le opere non sono state realizzate nel rispetto delle prescrizioni dei vigili del fuoco. La scala antincendio non è a norma. La ditta avrebbe sbagliato ad attuare il progetto. Stufi per i disagi e i disservizi gli allievi del Siani hanno manifestato stamattina per avere risposte celeri e concrete. Gli studenti hanno avuto un incontro con il sindaco Ernesto Di Mattia. Servirà a scongiurare la chiusura dell’edificio di via Mormile? Chissà. L’unica certezza è che sta prendendo forma lo spettro dei doppi turni. Non è escluso che docenti e discenti siano sballottati tra Aversa e Lusciano. Una sconfitta per tutti. Soprattutto per l’amministrazione comunale. La succursale del Siani è diventata un fiore all’occhiello della pubblica istruzione della provincia di Caserta. Col passare degli anni, grazie alla professionalità e alla dedizione del personale scolastico, il liceo scientifico di Sant’Arpino ha scalato la classifica dei migliori istituti di Terra di Lavoro. Grande merito va alla dirigente scolastica Rosaria Barone che si è sempre prodigata per valorizzare la succursale che accoglie un’ampia platea di studenti provenienti dalla zona atellana. L’attività didattico-formativa ha già risentito molto per le carenze strutturali dell’immobile. Ora il rischio di ricorrere ai doppi turni è più che reale. Nel precedente sopralluogo i pompieri hanno verbalizzato la “mancata adozione di misure di prevenzione incendi” e constatato che “i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi non sono sottoposti a manutenzione tecnica”. L’ufficio prevenzioni incendi dei vigili del fuoco ha disposto la sospensione dell’attività scolastica o in alternativa l’esercizio solo al piano terra con meno di 100 persone presenti nell’istituto. Solo così è stato possibile completare gli esami di maturità dello scorso anno scolastico. Già allora la chiusura dell’edificio fu scongiurata per un soffio.

Il Siani di Sant’Arpino

In seguito a esposti il Siani di Sant’Arpino già da tempo è nel mirino della Provincia. Il 3 novembre 2021 si è svolto un sopralluogo congiunto presso l’edificio di via Mormile seguito da una riunione alla casa comunale tra Vito Buonomo, responsabile del procedimento, l’assessore alla Pubblica Istruzione Loredana Di Monte, Paolo Madonna, dirigente del settore Edilizia dell’ente dell’ex Saint Gobain, e l’avvocato Franco Laudante, anche lui presente per conto della Provincia. Dall’esame della documentazione prodotta dal Comune e sulla scorta di quanto emerso dal sopralluogo fu stabilito che l’ente locale doveva “con ogni consentita urgenza” provvedere all’effettuazione di una serie di interventi: adeguamento dell’immobile alla normativa antincendio, conformazione a norma degli impianti elettrici e riparazione delle infiltrazioni al soffitto di due aule del secondo piano. Alla luce degli interventi da effettuare i rappresentanti della Provincia Madonna e Laudante chiesero ai delegati del Comune di “provvedere, nel più breve tempo possibile, alla risoluzione delle problematiche di che trattasi, assegnando il termine di 90 giorni con decorrenza 4 novembre 2021”. Da allora, cioè dopo un anno, l’amministrazione di Sant’Arpino non ha ancora provveduto a mettere a norma la struttura, come conferma il verbale dei vigili urbani redatto nei giorni scorsi. Dov’è finito l’assessore Gennaro Capasso, delegato all’Edilizia scolastica? In un anno si è mai recato sul cantiere per verificare come procedevano i lavori? È un tecnico. Ha gli strumenti professionali per accertare eventuali irregolarità nella realizzazione dei lavori di messa in sicurezza. A quanto pare il grave problema del Siani non fa parte delle sue priorità. Se è così che senso ha tenere la delega all’Edilizia scolastica. Passi la mano. Carpasso farebbe più bella figura. Il sindaco Di Mattia che, va detto, ha ereditato questa situazione ha allo stesso tempo il dovere di correre ai ripari. Lo deve agli studenti, alle famiglie e al personale scolastico. Far appassire un fiore all’occhiello della pubblica istruzione casertana sarebbe un delitto. Il Siani di Sant’Arpino è una risorsa di tutto il territorio atellano. Il Comune faccia in fretta la sua parte per garantire il regolare svolgimento delle lezioni. I doppi turni arrecherebbero altri danni. Non bastano quelli già provocati?

Mario De Michele

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