Chi amministra una città dovrebbe dare il buon esempio. In primis dovrebbe assoggettarsi alle disposizioni del sindaco. Non è così per l’assessore Loredana Di Monte. L’esponente della giunta targata Di Mattia se n’è altamente fregata dell’ordinanza del primo cittadino per la pulizia e manutenzione dei terreni privati in ambito urbano ex extraurbano. L’abitazione della Di Monte sembra infatti il Bosco di Capodimonte (foto in basso). Dall’esterno si possono notare enormi piante talmente folte da invadere la sede stradale, rendendo il passaggio sui marciapiedi impossibile. E pensare che la Di Monte ha anche la delega al Decoro urbano. “Rilevato – si legge nell’ordinanza sindacale – che la negligenza dei proprietari e conduttori delle aree incolte e dei frontisti che non eseguono tempestivamente la corretta manutenzione dei terreni di proprietà, provvedendo al taglio delle siepi e dei rami di piante che si protendono oltre il ciglio stradale, non consente la regolare fruizione della viabilità pubblica, impedendo, tra l’altro, la corretta visibilità della segnaletica stradale e il transito dei pedoni”.

Loredana Di Monte

E ancora: “Accertato che, per quanto riguarda le strade comunali, in molti casi non vengono osservate le norme che disciplinano l’uso e garantiscono la normale circolazione e la sicurezza della viabilità; ritenuto necessario assicurare la pulizia e la cura, da parte dei soggetti privati proprietari, possessori, detentori o a qualunque titolo responsabili, dei fondi confinanti con le strade comunali e vicinali ricadenti nel territorio comunale; atteso che è necessario adottare opportuni provvedimenti tesi all’esecuzione di urgenti interventi di pulizia di terreni incolti e di aree degradate, con particolare riferimento a quelle poste in prossimità di civili abitazioni; Ordina di procedere agli interventi di pulizia di seguito elencati: 1) Sfalcio dell’erba, regolazione delle siepi, taglio di piante, di rami, del fieno, delle sterpaglie e della vegetazione incolta e sfalcio di tutta la vegetazione secca anche in aree coltivate; 2) Regolazione delle siepi, taglio di rami delle alberature e piante e rimozione dello sfalcio, nonché dei rifiuti; 3) Rimozione dello sfalcio e dei tagli, dalle aree di cui ai precedenti punti 1) e 2) e conseguente smaltimento e conferimento (o riciclo) secondo le modalità previste per legge; 4) Manutenzione, pulizia e spurgo, con eventuali opere di risagomatura, dei fossi e dei canali di scolo e delle cunette; 5) Recinzione dei terreni confinanti con il suolo pubblico (art. 43 del Regolamento Polizia Municipale), in modo che nessuno vi si possa liberamente o facilmente introdurre”.
In caso di inosservanza dell’ordinanza, salvo che il fatto non costituisca reato o violazione di leggi e regolamenti statali e regionali, l’applicazione ai contravventori della sanzione amministrativa pecuniaria prevista dal regolamento comunale di Polizia urbana. Oltre alle sanzioni amministrative pecuniarie, saranno addebitate integralmente le spese sostenute dal Comune per i lavori necessari che verranno eseguiti in via sostitutiva. Nel caso dell’assessore Di Monte quindi se non provvederà alla pulizia e alla manutenzione del verde che insiste sul terreno della propria abitazione dovrà intervenire il Comune con i costi a carico dell’esponente della giunta.

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