Non ci sono parole. Ci manca solo che ai concorsi indetti dal Comune di Cesa partecipi anche un componente delle commissioni esaminatrici. Nelle graduatorie ci sono parenti strettissimi di amministratori locali. (S)Figurano il fratello e la compagna del sindaco Enzo Guida, il marito del vicesindaco Giusy Guarino, la figlia del consigliere di maggioranza Nicola Autiero. E come se non bastasse si è aggiunto anche un assessore, il delegato al Bilancio Francesca D’Agostino, ammessa al concorso per istruttore direttivo amministrativo, posizione economica iniziale D1, a tempo pieno ed indeterminato. Cose dell’altro mondo. Un mondo capovolto emblematico di una gestione amministrativa, quella del sindaco Pd Guida, che ha calpestato anche le regoli elementari della democrazia e del buongoverno. Parenti stretti di amministratori locali hanno ottenuto incarichi diretti di oltre 70mila euro. I progetti dei superbonus per l’edilizia sono diventati un affare di famiglia con protagonisti assoluti il geometra dell’Utc Cesario Alma e la ditta dei figli. Alma è zio di Guida e del consigliere dem di Aversa Erika Alma. Insomma la misura è colma. A Cesa non si è arrivato mai a tanto, nemmeno sotto le peggiori gestioni amministrative. La situazione disastrosa è aggravata dalla collaborazione tra il Comune e la cooperativa Eco, fondata da Sofia Flauto, indagata dalla Dda di Napoli per reati di camorra.

Ernesto Ferrante, Carmine Alma, Amelia Bortone, Maria Verde

Rispetto al caso D’Agostino è giustamente invenuto il gruppo di opposizione Uniti per Cesa. “Le nostre verifiche – recita un documento della minoranza – si sono concluse e gli ultimi piccolissimi dubbi sono stati fugati dalla schiacciante prova dei fatti. La Francesca D’Agostino ammessa al concorso per istruttore direttivo amministrativo, posizione economica iniziale D1, a tempo pieno ed indeterminato, è proprio l’assessore al Bilancio. A Cesa si è superato ogni limite dell’indecenza. Chi amministra non può allo stesso tempo pretendere di partecipare ad un concorso nello stesso Comune. Un assessore che partecipa ad un concorso indetto dall’ente in cui esercita funzioni di governo, prende parte ad una selezione indetta da lei stessa, come dimostrano le delibere di Giunta votate. Sarebbero queste le “pari opportunità” invocate per amministratori e parenti che “Uniti per Cesa” vorrebbe ledere? Se così fosse, – concludono i consiglieri Ernesto Ferrante, Maria Verde, Amalia Bortone e Carmine Alma – siamo orgogliosi dell’accusa che ci viene mossa dalla maggioranza”.

A fronte di scandali disgustosi il sindaco Enzo Guida nell’ultimo civico consesso ha avuto il barbaro coraggio di dire candidamente: “E allora? Che c’è di male che i nostri parenti hanno partecipato ai concorsi comunali?”. Ecco, il mondo capovolto. A proposito, cogliamo l’occasione per chiedere per la terza volta la richiesta di pubblicare sull’albo pretorio tutti gli adempimenti riguardanti gli oltre 62 progetti beneficiari dei bonus sull’edilizia. Ci rivolgiamo al sindaco Enzo Guida, al suo vice Giusy Guarino, agli assessori Cesario Villano, Francesca D’Agostino e Alfonso Marrandino, al presidente del consiglio comunale Mimmo Mangiacapre, ai consiglieri di maggioranza Nicola Autiero, Francesco Turco e Gina Migliaccio. E agli esponenti dell’opposizione Amelia Bortone, Ernesto Ferrante, Carmine Alma e Maria Verde. Si tratta di un affare di 20 milioni di euro. La trasparenza è d’obbligo.

Mario De Michele

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