Diamo seguito a un altro capitolo della nostra inchiesta su amministratori locali e politici “abusivi”. Gran parte delle precedenti puntate le abbiamo dedicate ai comuni di Cesa e Orta di Atella. Ora ci spostiamo a Sessa Aurunca. In redazione sono giunte diverse segnalazioni in merito a un consigliere di minoranza proprietario di un’abitazione “viziata” da gravissime irregolarità urbanistiche. Sappiamo già il nome dell’autore degli abusi. Ma ci riserviamo di citarlo nei prossimi articoli perché, com’è nel nostro stile, siamo ancora alla ricerca delle “carte” che lo inchiodano. Abbiamo già alcune certezze: vive in una villa a schiera che presenta abusi edilizi insanabili. Il primo consiste nell’aver trasformato il piano interrato nel piano terra, sul quale è stato costruito il primo piano dell’immobile. L’interrato è un piano o locale di un edificio il cui soffitto si trova in ogni sua parte ad una quota pari o inferiore rispetto a quella del terreno, del marciapiede o della pavimentazione posti in aderenza all’immobile. Portare fuori terra un’opera all’origine interrata integra una trasformazione del territorio che necessità di un titolo abilitativo. In buona sostanza, è necessario un permesso di costruire non soltanto per la realizzazione di manufatti che si elevano al di sopra del suolo, ma anche per quelli in tutto o in parte interrati e che trasformano in modo durevole l’area in questione. Nel caso di specie, il consigliere comunale avrebbe effettuato gli interventi senza licenza edilizia. C’è di più. Per realizzare l’intero immobile sarebbe stata utilizzata nei grafici una parte di cubatura già usata per costruire la villa prospiciente del padre dell’esponente dell’opposizione. C’è stata una cessione delle cubature? Sembra proprio di no. La cessione di cubatura è considerata ammissibile soltanto quando la maggiorazione di volumetria a favore del cessionario trova bilanciamento nella riduzione della volumetria del cedente, senza che ciò comporti alcuna modifica del rapporto di densità abitativa stabilito dagli standard edilizi. Nelle “carte” non risulterebbe alcuna riduzione della volumetria dell’immobile del padre del consigliere a favore di quest’ultimo. Si tratta, insomma, di irregolarità urbanistiche che non possono essere regolarizzate nemmeno con una licenza in sanatoria. Non contento, il consigliere di minoranza “abusivo” ha realizzato anche una piscina e un muro di cinta, anch’essi senza alcuna autorizzazione. Cosa c’è di meglio di un bel tuffo in acqua lontano da occhi indiscreti?

Mario De Michele

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