Dopo il naufragio della nave di migranti a Cutro, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è intervenuto in audizione alla Commissione Affari costituzionali della Camera: «L’assetto aereo Frontex che per primo ha individuato l’imbarcazione dopo le 22 del 25 febbraio a 40 miglia nautiche dall’Italia non aveva segnalato una situazione di pericolo o distress a bordo, evidenziando la persenza di una persona sopra coperta e altre sotto coperta e una buona galleggiabilità dell’imbarcazione. Poi c’è stato un peggioramento delle condizioni meteo». Piantedosi ha aggiunto: «Dal 22 ottobre scorso al 27 febbraio gli apparati dello Stato hanno gestito 453 eventi Sar, soccorrendo 27.457 persone. La loro professionalità merita il rispetto e la riconoscenza di tutti». Il ministro inoltre ha rivelato che, riguardo al naufragio di Cutro, la Procura «ha iscritto nel registro degli indagati quattro scafisti». «Se dicessi qual è la catena di comando si penserebbe che accuso questo o quell’altro. Nel settore marittimo di coordinamento dei soccorsi c’è una sovrapposizione tra funzioni di law enforcement e operazione Sar, laddove la prima qualificazione avviene a seconda di come si presenta l’evento. In questo caso Frontex oltre ad aver detto che c’era visibilità di una sola persona in coperta, pur considerando che c’è anche la rilevazione termica, ha dichiarato che c’erano buone condizioni di navigabilità. L’episodio è stato un evento drammatico e tragico, ma del tutto contingente all’arrivo, con una secca che ha fatto arenare il battello». «Attendiamo fiduciosi delle indagini della magistratura, ma dal punto di vista politico mi unisco alle voce dei colleghi che mi hanno preceduto e che suggeriscono le sue dimissioni e dalla presidente Giorgia Meloni una profonda riflessioni, anche sul ministro Salvini e sul ministro Giorgetti». Lo ha detto la neosegretaria del Pd Elly Schlein intervenendo nel dibattito in Commissione Affari costituzionali della Camera rivolgendosi al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, dopo che prima di lei avevano chiesto al ministro di dimettersi Magi (+Europa), Zaratti (Avs) e Colucci (Avs).