Solo gli stupidi non cambiano idea. Vale anche in politica. Ma, per essere credibile, il mutamento di una posizione, anche la più radicale, deve basarsi su fatti nuovi, su una trasformazione, su un cambiamento della parte avversa e avversata, che è la faccia della stessa medaglia del processo di rimodulazione della collocazione originaria. Insomma, si deve spiegare ai cittadini perché si passa dalla contrapposizione alla collaborazione. Non serve la logica teoretica per comprenderlo. Basta quella pratica. E nel caso dell’amministrazione comunale di Cesa i fatti sono limpidi come il cielo d’agosto. La piroetta di Raffaele Bencivenga non trova alcun riscontro nel campo opposto, dove non si registrano metamorfosi. Il sindaco Enzo Guida è lo stesso, se non peggio, di quello della campagna elettorale 2020. “Nihil novum sub sole”, direbbero i latini, nemmeno nella maggioranza consiliare, filiazione diretta del primo cittadino. Per non parlare della coalizione politica, totalmente e colpevolmente succube di Guida, ridotta a un orpello inutile e insignificante. Bencivenga ha tutto il diritto di esibirsi in clamorose giravolte, ma deve dire con parole di verità perché da acerrimo oppositore di Guida e del centrosinistra si è alleato con la fascia tricolore e con la maggioranza. È un obbligo politico. Non un optional. Alle ultime comunali Bencivenga si è presentato sotto la sigla di Uniti per Cesa in alternativa alla lista Nuova Primavera Cesana. Durante i comizi ha subissato di accuse Guida. Pubblichiamo in basso un video realizzato da Uniti per Cesa che non ha bisogno di alcun commento a margine. Nel filmato si esibisce il Bencivenga in versione grillina. Che mette in risalto una serie di gravi anomalie. “La maggioranza di Guida è diventata una cricca di amici e parenti”, dice dal palco. E aggiunge: “Le associazioni locali, come la Pro loco e la Protezione civile, devono essere libere”. Ancora: “Votare per Uniti per Cesa e per Ernesto Ferrante significa ridare alle istituzioni e alla politica di Cesa la dignità che manca”. Poi un’accusa più dirompente di una bomba nucleare: “Siete il nulla politico e pochezza come uomini”. Uniti per Cesa si chiede cos’è cambiato rispetto alla campagna elettorale. Una domanda legittima. Il tema è serio. E non si può liquidare con la pantomima consiliare con l’apertura di Guida, la disponibilità di Bencivenga e il documento-farsa di Nicola Autiero, capogruppo di maggioranza. Un pietoso teatrino della politica. Che sbeffeggia la città. Che mostra il volto più deteriore del potere. Che fa sprofondare le istituzioni locali nel sottosuolo. Invece dei gazebo con tanto di foto di famiglia con sindaco ed esponenti della maggioranza, Bencivenga deve spiegare agli elettori perché ha cambiato idea su Guida. Qual è la novità che lo ha indotto a tendere la mano alla maggioranza? Altrimenti il suo salto della quaglia sarà visto come un accordo di Palazzo. Un’intesa, per citarlo, che mostra “il nulla politico e pochezza umana”.
Mario De Michele
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IL POST DI UNITI PER CESA