Non ha perso l’entusiasmo Alfonso Golia. L’ex sindaco, candidato “naturale” del centrosinistra, ha fatto un passo di lato ed è rimasto in prima fila per rafforzare il progetto de La Politica che Serve. “Ancora una volta – dice ai microfoni di Italia Notizie – abbiamo allestito una lista che rappresenta rinnovamento e coerenza. In campo ci sono molti giovani che si impegneranno in continuità con l’azione della passata amministrativa”. Il movimento dell’ex primo cittadino ha chiesto e ottenuto dalla coalizione guidata da Mauro Baldascino che non fossero candidati coloro i quali hanno mandato a casa la passata amministrazione comunale. Ma Carmine Palmiero, uno dei “traditori”, cacciato dalla porta e rientrato dalla finestra. È infatti il presentatore della lista Aversa Progressista che fa parte del centrosinistra. Non è una contraddizione politico-amministrativa? Golia risponde senza giri di parole: “Noi siamo stati e restiamo coerenti con quello che abbiamo stabilito unitariamente nel tavolo della coalizione. Sono gli altri che dovrebbero provare imbarazzo”. Il coordinatore de LPCS non lesina critiche all’indirizzo del raggruppamento guidato da Franco Matacena. “È un cartello elettorale che mi spaventa. Vedo assieme miei ex collaboratori in giunta e in consiglio che sono assieme ai nostri principali oppositori. Davvero non lo capisco. È evidente – osserva Golia – che si tratta di un cartello elettorale che non è nato sulla base di programmi e di contenuti ma per altri interessi. In politica le prove di forza sono pericolose”. Chiosa doverosa riservata a Carmine Palmiero. Con estremo garbo ha fatto candidare Paolo Cacciapuoti nella lista Aversa Progressista. È il cognato di Marco Girone, ex assessore, in campo con il Pd. Un capolavoro di correttezza. L’ennesima conferma che nel centrosinistra vige assoluto rispetto e massima stima. Sinceri complimenti.
Mario De Michele
LA VIDEO INTERVISTA AD ALFONSO GOLIA