Gennaro Caserta, Dario Di Matteo e Alfonso Fattore si sono presentati da sè. La statura dei tre candidati sindaco di Teverola è facilmente misurabile dal confronto trasmesso in streaming sulle pagine Facebook delle tre liste in corsa alle comunali. Durante l’iniziativa, che inizialmente aveva promosso Italia Notizie, è stato svelato l’arcano per cui i tre aspiranti primi cittadini, dopo aver dato la loro disponibilità alla nostra testata, si sono tirati indietro preferendo un contesto più “comodo” e “accogliente”. Hanno accettato di sedersi attorno ai tavolini come tre amici al bar perché le domande al centro del confronto sono state fornite in anticipo ai partecipanti. Lo ha detto chiaramente Caserta che, come potete verificare voi stessi, si è lamentato con la moderatrice per aver introdotto questioni che non rientravano nel canovaccio prestabilito e consegnato ai candidati. Caserta ha anche chiamato in causa il suo addetto stampa (che efficienza!) per il mancato rispetto degli accordi preventivi. In buona sostanza, conoscendo in anticipo le domande, il confronto si è tramutato in una presa in giro dei cittadini. Caserta, Di Matteo e Fattore si sono preparati il compitino e hanno condito di insopportabile propaganda i loro interventi. Hanno sfoggiato conoscenza amministrativa citando atti e delibere. Non perché fossero veramente preparati ma perché sapevano di quali argomenti si sarebbe parlato. È come se uno studente fosse interrogato conoscendo in anticipo le domande. Farebbe un figurone. Dieci e lode. Nonostante fosse tutto “programmato” non sono mancati gli strafalcioni. È stata una serata in cui l’idioma italico è stato fortemente messo alla prova. In pochi minuti sono stati “sterminati” decine di congiunti. Per non parlare della consecutio temporum, questa sconosciuta. Avrebbero dovuto pure fare un corso accelerato di italiano. Ecco, quindi, perché c’è stato l’ostracismo verso Italia Notizie: noi abbiamo messo in chiaro che i candidati sindaco non avrebbero avuto in anticipo le domande. Non ci saremmo prestati a prendere per i fondelli gli elettori di Teverola. Abbiamo inoltre precisato che non ci sarebbero stati argomenti tabù, considerati scottanti, come la cosiddetta lottizzazione Schiavone. Per i comizietti di quart’ordine, dove abbindolare la gente, ci sono i palchetti e gli incontri in strada. Il compito del giornalismo è informare i cittadini per fornire loro tutti gli elementi per scegliere la migliore amministrazione comunale possibile. Caserta, Di Matteo e Fattore hanno preferito avere la strada in discesa. Hanno vinto tutti e tre. Ma hanno perso gli elettori. Il confronto è stato completamente inutile. Non a caso sono state affrontate tematiche trite e ritrite in campagna elettorale. Sul piano personale i tre candidati sindaco si sono contraddistinti per una scorrettezza da guinness dei primati. Ho parlato personalmente con ognuno di loro davanti a testimoni. Tutti avevano detto sì al confronto su Italia Notizie. Poi, senza nemmeno la decenza di spiegare il dietrofront, hanno scelto un’altra cornice per leggere le letterine di Natale ai cittadini. Caserta mi ha dato l’ok alla presenza di Biagio Lusini. Di Matteo ha detto: “Nessun problema, basta che ci sono tutti i candidati”. Presente il suo collaboratore per la comunicazione. Poi ha cambiato idea senza nemmeno avvisarmi. Non mi sarei strappato le vesti, glielo assicuro. E menomale che di persona dice di stimarmi. Non voglio immaginare come si sarebbe comportato se mi considerasse un giornalista di serie Z. Fattore è stato il peggiore di tutti. Si è comportato da giovane-vecchio. Abbiamo prenotato la sala congressi di un noto hotel della zona assieme ai suoi sostenitori (decine di testimoni) e al suo addetto stampa. Era presente anche lui. Poi non si è nemmeno preoccupato di comunicarmi di aver cambiato idea. Evidentemente non ha imparato nulla dall’onorevole Stefano Graziano. Eppure è un ottimo maestro di correttezza. È questione di stile. Non basta vestire glamour per essere persone corrette. Caro Alfonso, quando ti serviva Italia Notizie ci chiamavi, ti ricordi? Ora sei convinto che recitare la parte di Greta Thunberg in salsa teverolese ti regalerà la fascia tricolore. Davvero pensi che gli elettori abbiano dimenticato che tu e sei tuoi candidati avete fatto parte della passata amministrazione? Essere presuntuosi non è una pecca, ma bisogna avere la stoffa per esserlo. Ti manca un sarto bravo. Ultima annotazione sugli addetti stampa: non hanno mai risposto alle chiamate (come del resto i candidati). Eppure bastava dire: “Abbiamo deciso di fare il confronto in un altro scenario e con altre regole”. Nulla di male. Ma l’educazione o si impara da piccoli oppure addio belle speranze. Vale anche per Caserta, Di Matteo e Fattore. Meditate, gente. Se non mantengono la parola nemmeno per una cosa così semplice come potranno dare seguito ai mirabolanti impegni elettorali? Vabbè, del resto già li conoscete.

Mario De Michele

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