Il municipio di Aversa

Stavolta potrebbe essere giunto davvero agli sgoccioli l’incarico di Emanuela De Chiara al comune di Aversa. Nella giornata di ieri infatti il segretario generale ha presentato al sindaco Franco Matacena una bozza di risoluzione consensuale del contratto. Il motivo scatenante le divergenze sulla proroga del servizio di refezione scolastica. Secondo il massimo dirigente amministrativo dell’ente, nelle more dell’espletamento della gara per l’affidamento del nuovo appalto, non si può procedere a prorogare il servizio perché “ab origine” manca la formalizzazione del contratto tra il comune e la ditta. Di parere opposto il primo cittadino e alcuni assessori. Dopo una lunga discussione non è stato trovato un punto di caduta. Al termine della riunione allargata tra il segretario generale e gli amministratori si è tenuto un supplemento di incontro che si è protratto fino a notte fonda. C’è stato un serrato confronto tra il sindaco Matacena, l’assessore Alfonso Oliva, il capogruppo di Noi Aversani Federica Turco e la dottoressa De Chiara terminato dopo mezzanotte con un nulla di fatto. Il segretario generale giustamente non si è spostato di un millimetro, non per ostacolare l’attività amministrativa, ma perché la proroga dell’appalto sarebbe un atto illegittimo. Una paladina della legalità come De Chiara non si sarebbe mai prestata a soluzioni di comodo.

Il suo “niet” non è andato giù alla fascia tricolore. Per evitare contrapposizioni negative per il funzionamento dell’ente, De Chiara con estremo senso di responsabilità oggi ha consegnato a Matacena la risoluzione consensuale del suo contratto per dire addio all’amministrazione di Aversa. Ma il sindaco si sarebbe rifiutato di controfirmare l’atto perché, a quanto pare, non avrebbe gradito alcune motivazioni contenute nella lettera. Insomma, ad un anno dalla nomina il rapporto tra i due sembra definitivamente compromesso. In più occasioni De Chiara è stata definita dal primo cittadino un “garante della legalità” e “una risorsa importante della squadra di governo”. Poi, come al solito, tra il dire e il fare…

Mario De Michele

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