
Quella che per Fausto Ibello sembrava una marcia trionfale verso l’agognato traguardo di assistente al Rup dell’area urbanistica del comune si è rivelata strada facendo un cammino tortuoso e pieno di inciampi. Spunta infatti anche un procedimento penale in cui è stato coinvolto l’avvocato. E per come si è ingarbugliata la matassa il suo sogno di ottenere l’incarico di 5mila euro molto probabilmente resterà nel cassetto. Rimarrà molto deluso anche il suo amico fraterno Alfonso Oliva che si è tanto prodigato per fargli raggiungere l’obiettivo. Ibello era in pole per l’affidamento diretto del ruolo di assistente al responsabile unico del procedimento per l’istruttoria delle pratiche per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Attività “sensibile”. L’amico del cuore dell’assessore al Patrimonio avrebbe avuto il compito di accogliere le richieste dei privati di rientrare nei debiti fuori bilancio per incassare le somme richieste all’ente locale. Una mansione delicata. Dal “sì” di Ibello sarebbe dipeso l’accoglimento delle richieste di soldi o la loro bocciatura. Forse proprio per questo l’assessore Oliva si è speso in prima persona per caldeggiare il nome di Ibello, presentato agli uffici preposti come un avvocato di grido e persona di alto profilo. Oliva ha però omesso di dire che l’avvocato è stato uno dei suoi più strenui sostenitori alle comunali dell’anno scorso. Un aspetto tutt’altro che irrilevante per un incarico da conferire senza gara con altri operatori economici.

Ma per l’assessore al Patrimonio l’opportunità politica è un optional, come dimostra l’affidamento diretto a Peppe Lettieri, altro suo accanito supporter, della direzione artistica dell’Agrofestival al costo di 5 mila euro. Una somma ricorrente che ha indotto più di uno ad affibbiare ad Oliva lo scherzoso appellativo di “Mister 5 mila”. Se Lettieri ha sostenuto via social Oliva e Aversa Italia alle ultime comunali, Ibello è stato ed è parte integrante del progetto. In prima fila e sempre accanto ad Oliva in campagna elettorale. In calce all’articolo pubblichiamo alcuni suoi post Fb in cui l’avvocato osanna l’attuale vicesindaco (in basso gli screenshot dei post). Una domanda nasce spontanea: è opportuno dare un incarico diretto a chi è stato ed è tuttora “parte integrante” di una lista e amico per la pelle di un membro della giunta?

Per Oliva assolutamente sì. E infatti è partito un pressing asfissiante per consentire a Ibello di accomodarsi sulla poltrona di supporto al Rup. Lo scorso 16 maggio l’assessore al Patrimonio ha proposto all’esecutivo di approvare con i poteri del consiglio comunale, caso eccezionale, una variazione di bilancio che tra l’altro conteveva la copertura finanziaria dei 5mila euro destinati al Rup. Nella delibera si rimarcava l’urgenza per non inficiare il piano di riequilibrio inviato alla Corte dei Conti. Nei giorni successivi al varo del provvedimento inizia il via vai di Oliva e Ibello, sempre a braccetto, nelle stanze del municipio. Le cose sembrano andare per il verso giusto. Ma un articolo di giornale, che pubblica la notizia dell’incarico conferito all’avvocato, rivelatasi errata, spinge l’opposizione a vederci chiaro. I primi a drizzare le orecchie sono i consiglieri Mario De Michele e Dino Carratù. Da una prima visione delle “carte” sembra che Ibello fosse incompatibile perché curerebbe diverse pratiche per conto di privati in contenzioso con il comune di Aversa. A quanto ci risulta, per aggirare l’ostacolo il legale invia una Pec all’ente in cui dichiara di non essere incompatibile o in ogni caso di essere pronto a rinunciare ai procedimenti in atto contro il comune. Perché Ibello invia la Pec? Chi lo ha informato della sua possibile incompatibilità? E soprattutto: come mai la mail viene inviata poco prima della decisione della dirigente del settore urbanistico Danila D’Angelo di accantonare l’affidamento diretto per optare per la selezione tramite il Mepa? I più maliziosi sostengono che ci sia stata una “fuga di notizie”.

Fatto sta che l’ingegnere D’Angelo cambia modalità di scelta e si affida al Mercato elettronico della pubblica amministrazione perché capisce che qualcosa non va. E quindi decide di seguire una procedura scevra da qualsiasi tipo di possibile condizionamento. La selezione sul Mepa sarà ultimata nei prossimi giorni con la scelta del vincitore. Tra chi ha partecipato c’è anche Ibello. Ma ormai le sue chance sono ridotte al lumicino. Il “caso” è finito sicuramente sotto i riflettori del segretario generale Emanuela De Chiara, talmente integerrima e onesta da essere malvista da qualche amministratore di maggioranza allergico alla legalità. La dottoressa De Chiara è una garanzia per tutti gli aversani. Lo sarà anche nel caso Ibello che, come detto ad inizio articolo, presenta un altro cono d’ombra. L’avvocato è stato al centro di un’inchiesta sulle truffe alle assicurazioni e se l’è cavata con la prescrizione.
C’è inoltre un altro aspetto da tenere in considerazione. Durante una seduta della commissione Trasparenza in cui si parlò dell’incarico di assistente al Rup i membri espressero un chiaro indirizzo politico alla dirigente D’Angelo: affidare l’incarico all’operatore economico che avesse presentato il maggior ribasso, in modo da risparmiare soldi pubblici. Una richiesta legittima, senza alcuna ingerenza sull’attività gestionale, finalizzata a tutelare le casse comunali. L’ultima parola spetta al dirigente dell’area urbanistica. Siamo certi che l’ingegnere D’Angelo farà la scelta giusta. Nel rispetto della legge e degli interessi dell’ente.
Mario De Michele
I POST ELETTORALI DI FAUSTO IBELLO














