“Questi giudici devono andarsene” (These judges need to go). Nuovo intervento a gamba tesa del miliardario Elon Musk a difesa del governo Meloni. Dopo il pubblico endorsement al ministro Matteo Salvini nel giorno in cui per lui è stata chiesta una condanna nel processo Open Arms, Elon Musk è intervenuto oggi su X per attaccare i giudici della sezione immigrazione del tribunale di Roma, che ieri hanno annullato i trattenimenti dei sette migranti trasferiti in Albania, rinviando alla Corte di giustizia europea per chiarimenti sulla corretta interpretazione delle direttive.

Insorge l’opposizione, chiede al governo di intervenire a tutela delle istituzioni italiane, ma per ore dal governo arriva solo silenzio. Lo rompe Matteo Salvini, che si schiera con Musk: “Ha ragione. Il 20 dicembre potrei ricevere una condanna a 6 anni di galera per aver bloccato, da ministro dell’Interno, gli sbarchi di clandestini. Visto dall’estero tutto questo sembra ancora più incredibile”. Immediata la reazione di Md, con il segretario nazionale Stefano Musolino che sottolinea: “Qualcuno dovrebbe ricordare a Salvini che il Tribunale dei Ministri e la camera di appartenenza hanno già dato l’autorizzazione a procedere a suo carico; sicché, la sussistenza di una suo “diritto politico” a violare le norme penali e’ stato già escluso. Resta il tema del dolo che sarà valutato dai giudici; sarebbe meglio senza intimidirli”.

“Quel giudice pazzo dovrebbe andare in galera”
Sul processo Open Arms e la richiesta di condanna per Matteo Salvini il miliardario sudafricano, divenuto regista neanche troppo ombra della campagna elettorale del neopresidente statunitense Donald Trump, si è più volte espresso. E i suoi erano stati chiari endorsement per il ministro.

«È scandaloso che sia sotto processo per aver fatto rispettare la legge», aveva scritto il tycoon su X commentando un post dell’opinionista della destra olandese Eva Vlaardingerbroek. E intervenendo sotto un altro messaggio si era spinto anche oltre: “Dovrebbe essere quel giudice pazzo ad andare in prigione per sei anni. Esiste una causa legale contro Open Arms e i suoi finanziatori?”.

Il battibecco con il governo tedesco sui salvataggi in mare
L’anno scorso se l’era anche presa con le ong tedesche attive nel soccorso in mare e il governo tedesco che da tempo ne finanzia in minima parte alcune. A corredo del video di un salvataggio, il tycoon aveva chiesto in un post se i tedeschi sapessero che le ong “raccattano immigrati illegali per scaricarli in Italia”. L’account in inglese del ministero tedesco degli Esteri aveva ribattuto immediatamente: “Sì, e si chiama salvare vite”.

L’intervento alla festa di Atreju
L’appoggio alla destra meloniana e ai suoi alleati non è semplicemente virtuale. Ospite nel dicembre scorso alla festa di Atreju, la giovanile di Fratelli d’Italia, Musk si è presentato con uno degli undici figli in braccio per invitare “gli italiani e gli altri Paesi industrializzati a fare figli “o la cultura dell’Italia, del Giappone e della Francia scomparirà”, sottolineando che il crollo della natalità non potrà essere risolto grazie ai migranti. Tra una stoccata agli ambientalisti e una alla Commissione europea “intossicata di ideologia woke”, Musk si è poi congedato con un “viva gli umani”.

Meloni: “Musk valore aggiunto e interlocutore”
Con il tycoon, è amore ricambiato. Non più tardi di qualche giorno fa, la stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni – che da lui ha voluto farsi consegnare il “Global Citizen Award 2024” dell’Atlantic Council, con grande imbarazzo di quest’ultimo – a margine del Consiglio europeo. dopo aver informato su un’amichevole telefonata con Musk, lo ha definito “un valore aggiunto in questo tempo, una persona che sicuramente ha fatto delle cose straordinarie, delle cose importanti”, sottolineando: “penso che debba e possa essere un interlocutore”.

Le reazioni
“Vada a costruire i suoi regimi nello spazio”, è il commento postato a caldo sui sociali di Sandro Gozi, eurodeputato di Renew Europe e segretario generale del Partito democratico europeo. “L’italia e l’Europa – spiega – non prendono lezioni di democrazia da nessuno, tanto meno da Elon Musk, il cui unico scopo è minare i nostri valori fondamentali, lo stato di diritto, i principi più basilari delle nostre democrazie, a partire dall’indipendenza della magistratura”. Riccardo Magi di +Europa chiama direttamente in causa la premier: “Chissà se i patrioti Meloni e Salvini difenderanno la sovranità italiana dalle ingerenze del miliardario americano Elon Musk che chiede ai giudici di un Paese sovrano di andarsene?”. Per il leader dei Verdi Angelo Bonelli: ““L’attacco di Musk ai giudici italiani non solo è inaccettabile e un’ingerenza da braccio destro di Trump, ma è il segnale inequivocabile di quello che Musk vuole realizzare, ovvero costruire un’autocrazia tecnologica grazie al suo impero economico per fare a meno della democrazia”. “Non so se dalle parti del Governo questa volta si preoccuperanno di difendere il sovranismo, i confini dalle ingerenze di Musk”, si chiede Nicola Fratoianni di Avs, sottolineando: “non c’è un conflitto con i giudici, da parte del Governo c’è un conflitto con la legge”.

Unica voce critica nel centrodestra, quella di Maurizio Lupi di NoiModerati: ““Le parole di Elon Musk sono inopportune perché, addirittura dall’estero, alimentano uno scontro con la magistratura che il Centrodestra non vuole. Non c’è un conflitto tra poteri dello Stato, tra governo e magistratura nel suo insineme, semplicemente riteniamo che alcuni tribunali abbiano preso delle decisioni sbagliate e strumentali”.

Un commento duro e preoccupato arriva anche dal Csm, con il laico Ernesto Carbone: “Le parole di Elon Musk contro i giudici italiani sono parole pericolose. Questi nuovi oligarchi che sfruttano mondi nuovi (come lo spazio, l’etere, i social e le nuove tecnologie) per controllare la politica mondiale sono un pericolo per la democrazia. Dopo un’incursione nella politica tedesca oggi il giurista Elon Musk entra in modo violento criticando un potere delle Stato. Tutto questo è inaccettabile ma soprattutto pericoloso”.

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