Si è costituito il 17enne Francesco F. per l’omicidio di Davide Carbisiero, 19enne di Succivo ucciso nella notte della domenica delle Palme nella sala slot del bar Beautiful Cofee e Bakery, lungo via Martiri Artellani a Cesa. In attesa della convalida del fermo il presunto assassino, residente a Cesa, è stato condotto nel centro di giustizia minorile di Napoli. È accusato di omicidio volontario. La svolta arrivata al termine di una giornata in cui gli inquirenti hanno cercato di ricostruire la vicenda. La vittima era incensurata, ma per il suo assassinio si è mossa, oltre alla Procura ordinaria di Napoli Nord, anche la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che ha inviato sul luogo del delitto, in via Berlinguer, un sostituto procuratore per verificare eventuali collegamenti con la criminalità organizzata. Questo perché la dinamica dell’omicidio rimanda a un agguato di stampo mafioso.
Il cadavere del 19enne è stato trovato all’interno della sala slot con almeno tre ferite d’arma da fuoco. La segnalazione alle forze dell’ordine è arrivata dal proprietario del locale, che si è accorto del cadavere soltanto quando è andato ad aprire il bar attiguo (i due locali hanno ingressi differenti). Amici della vittima e altre persone sono stati immediatamente rintracciati e interrogati, così come sono state analizzate le immagini delle telecamere, recuperati alcuni bossoli trovati sul pavimento, e acquisite informazioni sul territorio in relazione a Massimiliano Milone di Cesa, padre della fidanzata del 19enne, scarcerato tre anni fa dopo aver scontato una condanna per spaccio di droga. Per ora gli investigatori stanno cercando di capire se questa esecuzione possa essere in qualche modo collegata proprio al padre della fidanzata della vittima. Ma non è escluso che l’omicidio sia stato causato da una lite per futili motivi. Intanto, in attesa dell’autopsia, c’è sconcerto a Cesa, dove tante persone, tra cui amici e parenti del 19enne, si sono trattenuti a lungo in prossimità del luogo del delitto.