Bisogna dare ad Alfonso Golia ciò che è di Alfonso Golia. Il sindaco di Aversa ha chiuso nel migliore dei modi il caso sollevato da Campania Notizie sui concorsi indetti dall’Ambito socio-sanitario C6, di cui la città normanna è il Comune capofila, per la selezione del nuovo coordinatore e di due dirigenti. Durante il tavolo istituzionale di oggi (21 gennaio) il suo delegato, il vicesindaco Benedetto Zoccola, spalleggiato in particolare dal consigliere alla 328 di Carinaro Nicola Barbato e dagli assessori di Sant’Arpino e Gricignano, rispettivamente Salvatore Lettera e Andrea Barbato, ha proposto di cambiare i criteri per la composizione della commissione esaminatrice, alla luce della palese incompatibilità di Rosamaria Ramella. L’iniziativa di Zoccola è stata condivisa anche dal dott. Bonino, dirigente di Orta di Atella (Comune commissariato), dal delegato di Teverola Gennaro Caserta e dall’assessore di Cesa Giusy Guarino. Assenti i rappresentanti di Casaluce e Succivo.
Come più volte scritto da Campania Notizie, la Ramella ha preso parte ai tavoli istituzionali in qualità di “specialista” del C6, incarico conferitole da Ludovico Di Martino, ex coordinatore dell’Ambito in quota Casaluce, nonostante fosse una dei concorrenti ai concorsi. Un conflitto di interessi che farebbe rabbrividire Berlusconi. Nel corso delle riunioni infatti si discuteva anche dell’iter dei bandi. L’attuale coordinatore Gemma Accardo, ad esempio, informava i delegati comunali sulla richiesta inviata ad alcune università per la costituzione della commissione esaminatrice. Anche un bambino avrebbe compreso che la presenza della Ramella agli incontri in cui si parlava degli atti interni dei concorsi ai quali lei stessa avrebbe partecipato la poneva in una posizione di vantaggio rispetto agli altri concorrenti.
A noi è subito parso di una gravità inaudita. Così come ci è sembrato strano che il sindaco di Cesa Enzo Guida, che ha chiesto l’annullamento in autotutela del bando per la scelta del coordinatore (è peraltro avvocato), non avesse chiesto di far accompagnare alla porta la dottoressa Ramella prima di iniziare i lavori dell’ultima riunione. Volendo essere buonisti l’unica spiegazione è il rapporto di buon vicinato con Casaluce, reinstauratosi quando Guida ha improvvisamente ingaggiato la guerra contro Golia, al punto da chiedere in sede politica ai suoi omologhi la sua testa.
Eppure nelle stesse ore la compagna Erika Alma, consigliere di Aversa, manteneva in vita l’amministrazione comunale per il “bene della città”, come si dice a chiacchiere in questi casi. A tessere nuovamente la tela del dialogo tra Cesa e Casaluce era stata la Guarino. Il giovane e valente assessore però ha un grosso limite: pensa di fare il doppio gioco senza che nessuno se ne accorga. Spesso si siede a 2-3 tavoli (non istituzionali) contemporaneamente. Ma ogni volta viene “sgamata”. Poverina. Se non capisce che la politica del guado non porta a nulla non avrà una brillante carriera davanti a sé. Oggi si è dovuta accodare alla decisione di modificare i criteri di individuazione dei membri della commissione esaminatrice per i concorsi. Una decisione che ha sancito l’incompatibilità della Ramella, già sollevata, va detto, dal delegato di Carinaro Barbato nella riunione del 14 gennaio.
In verità non è nemmeno tanto sicuro che Giusy Guarino si sia resa conto di ciò che accadeva durante la riunione visto che per i tre quarti del tempo era al telefono. A fare cosa? Si spera, per lei, che non fosse teleguidata.