È morto Sammy Basso, aveva 28 anni. È stato colto da un malore mentre era al ristorante. Malato di progeria, aveva fatto conoscere questa rara sindrome, che causa l’invecchiamento precoce, al mondo. Era a cena a villa Razzolini Loredan ad Asolo quando si è sentito male. A dare per primo la notizia della morte di Basso è stato Sergio Dussin: “Questa sera il grande amico Sammy Basso è volato in cielo, era a cena in villa Razzolini Loredan con gli amici , un grande che ci ha insegnato che la vita è bella e va vissuta bene”, ha scritto ieri sera sul suo profilo Facebook. Era rientrato solo da poche settimane da un viaggio in Cina. La notizia della morte è stata poi confermata sul profilo social dell’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso Onlus.
Nato a Schio il 1 dicembre 1995, era diventato un simbolo della malattia da cui era affetto. Nel 2005 aveva fondato l’associazione che porta il suo nome. A 22 anni si era laureato in Scienze Naturali all’Università di Padova. Il giovane vicentino (di Bassano del Grappa) era affetto dalla sindrome di Hutchinson-Gilford (HGPS), conosciuta in gergo comune come malattia dell’invecchiamento precoce. Il nome deriva dal greco e significa “prematuramente vecchio”. La progeria è una malattia genetica rarissima caratterizzata dalla comparsa di un invecchiamento precoce che colpisce un bambino ogni 4-8 milioni di nati. Quando i genitori ebbero la risposta dai medici il piccolo aveva poco più di due anni e non cresceva. In quel momento gli furono dati 13 anni di vita. Mamma e papà non si sono arresi e hanno cominciato a cercare, a studiare e a viaggiare. Soprattutto verso l’America, dove la Progeria viene studiata. Nel 2019 il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo aveva nominato Cavaliere della Repubblica.
Gli studi
Nel 2018 Basso si era laureato all’Università degli studi di Padova in Scienze naturali, con una tesi volta a dimostrare la possibilità di curare la progeria attraverso l’ingegneria genetica. Nel 2021 si era specializzato in Molecular Biology laureandosi all’Università degli Studi di Padova con una tesi volta a chiarire la correlazione tra progeria e infiammazione.
“Ho appena saputo che è morto Sammy Basso. . Che immenso dispiacere. La notizia che Sammy se n’é andato , nonostante la sua malattia fosse una minaccia costante, riesce ad essere sorprendente per chi lo conosceva, perché era davvero difficile incontrare qualcuno di più vivo di lui quando era in giro. Quando veniva ai miei concerti era una festa. La sua intelligenza, la sua passione, la cultura e la capacità di armonizzare conoscenza scientifiche ad una fede incrollabile, il suo humor formidabile e la sua mente colorata, mi vengono in mente adesso. Con lui e con Il suo amico di una vita Fontana ci eravamo sentiti giorni fa per darci un un appuntamento quando sarei passato dal nord-est e stamattina immagino Sammy che dice “sarà per un’altra volta ragazzi…” ciao piccolo grande Sammy, mi ricordo quando ti presi in braccio di fronte alla spiaggia piena di tutta quella gente e fu come se sul palco con me fosse apparso Elvis Presley, tutti quei sorrisi oggi ti accompagnano. Un abbraccio ai suoi familiari e ai suoi amici che in questi anni sono stati la sua forza e lui la loro”, ha scritto sui suoi social Jovanotti, postando delle immagini con Basso ai suoi concerti.