Le truppe israeliane hanno effettuato oggi raid localizzati nella Striscia di Gaza. Lo riporta la Cnn citando le forze di difesa israeliane. I raid hanno coinvolto “forze di fanteria e corazzate”, ha detto l’Idf e le truppe hanno cercato ostaggi. L’esercito israeliano in lingua araba Avichay Adraee ha detto che i palestinesi hanno tempo fino alle 20.00 (le 19 in Italia) per spostarsi a sud della Striscia. La mossa – secondo i media – indica che l’esercito si sta preparando per una massiccia operazione nel nord della Striscia. In un primo tempo l’esercito aveva dato 24 ore di tempo ai palestinesi per spostarsi da nord a sud. “Se siete preoccupati per voi e i vostri cari, dovreste andare a sud”. Il primo ministro palestinese Mohammed Shtayyeh ha accusato Israele di commettere un “genocidio” nella sua guerra contro Hamas nella Striscia. “Il nostro popolo a Gaza sta subendo un genocidio, Gaza è diventata un’area disastrata”, ha detto Shtayyeh in una conferenza stampa a Ramallah. Il ministero dell’Interno di Hamas a Gaza ha invitato la popolazione del nord della Striscia a non muoversi dalle proprie case definendo l’annuncio dell’esercito di Israele “propaganda”. L’esercito israeliano ha ordinato l’evacuazione di “tutti i civili da Gaza” nel sud dell’enclave palestinese nel settimo giorno di guerra tra Israele e Hamas. In una nota, l’esercito israeliano ha chiesto “l’evacuazione di tutti i civili di Gaza City dalle loro case a sud per la loro sicurezza e protezione e lo spostamento nell’area a sud di Wadi Gaza”, un corso d’acqua situato a sud della città. “Sarà permesso di tornare a Gaza City solo quando verrà fatto un altro annuncio che lo consentirà”, ha aggiunto l’esercito. L’Onu è stata informata dall’esercito israeliano dell’ordine di “ricollocare” circa 1,1 milioni di residenti dal nord della Striscia di Gaza al sud entro 24 ore, ha detto all’AFP il portavoce del segretario generale dell’organizzazione, Stéphane Dujarric, chiedendo che questo ordine venga annullato. Ieri sera “i funzionari delle Nazioni Unite a Gaza “sono stati informati dai loro ufficiali di collegamento militari israeliani che l’intera popolazione a nord di Wadi Gaza sarebbe stata trasferita a sud entro 24 ore”- Secondo Dujarric, un’evacuazione di tale portata è “impossibile senza causare conseguenze umanitarie devastanti”. L’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha criticato la decisione di Israele di ordinare a più di un milione di civili nel nord di Gaza di evacuare, definendolo “orrendo”. Lo riporta Sky News. “Ciò porterà solo a livelli di miseria senza precedenti e spingerà ulteriormente la popolazione di Gaza nell’abisso”, ha detto il commissario dell’agenzia Onu, Philippe Lazzarini. Più di 423.000 persone sono già state sfollate, ha affermato. “La portata e la velocità della crisi umanitaria in corso sono agghiaccianti. Gaza sta rapidamente diventando un inferno ed è sull’orlo del collasso”. “Il trasferimento forzato” della popolazione di Gaza “è un crimine”. Lo afferma la Lega Araba commentando l’ordine di evacuazione rivolto dall’esercito israeliano. Molte migliaia di persone hanno lasciato a precipizio stamane le proprie abitazioni a Gaza City e si stanno dirigendo a sud in seguito all’avvertimento dell’esercito israeliano secondo cui il nord della Striscia diventerà zona di operazioni militari. Fonti locali riferiscono che chi non dispone di mezzi di trasporto sta procedendo a piedi con qualche bagaglio in mano. E’ una marcia di almeno 10 chilometri, intrapresa da famiglie intere. Una fonte dell’ospedale al-Quds ha detto all’ANSA che medici e pazienti resteranno nella zona di pericolo, in assenza di ambulanze e di soluzioni adeguate per il ricovero dei malati più gravi. “Medici, pazienti e personale sanitario non si sposteranno dall’ospedale di Shifa perché non possono farlo”. Lo dice Lucia Elmi, la rappresentante speciale Unicef per lo Stato della Palestina che in questo momento si trova a Gerusalemme. “Ho parlato con dei colleghi che lavorano per il ministero della Sanità a Gaza, i medici, i direttori dei più grandi ospedali compreso quello di Shifa, con cui l’Unicef lavora per i reparti di neonatologia, ci hanno detto che non riescono a spostare i malati, i bambini che sono nelle incubatrici, le partorienti e hanno deciso di rimanere li. Ci hanno fatto delle telefonate disperate”. L’esercito israeliano sta colpendo con l’artiglieria il territorio libanese. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che l’azione è in risposta “ad un’esplosione alla barriera di sicurezza adiacente la comunità di Hanita”, al confine con il Libano. Inotre, ha aggiunto, è stato attivato “un allarme riguardante l’infiltrazione di terroristi nella comunità. I soldati dell’Idf stanno attualmente perlustrando l’area”. “Ci uniamo alla richiesta del segretario generale Onu, al sottosegretario Blinken che si trova in Medio Oriente, alla presidente Ue Von Der Leyen, la cui visita in Israele è prevista per oggi 13 ottobre, di bloccare l’operazione annunciata da Israele prima che gli scenari prospettati dagli esponenti del suo Governo, a partire dal primo ministro, diventino realtà”. E’ l’appello “umanitario urgente” alla Comunità Internazionale, dopo l’avvertimento di evacuazione del Nord e Centro di Gaza, sottoscritto da Aoi- Cooperazione e Solidarietà Internazionale, Cini-Coordinamento Italiano Ngo Internazionali e Link2007, network che raggruppa 16 tra le più importanti e storiche ong. “Gli abitanti della Striscia di Gaza nella notte – ricordano nell’appello – hanno ricevuto sui loro telefoni un avvertimento da parte dell’esercito israeliano per l’evacuazione di tutta la zona nord e centrale della Striscia entro le 14 ora locale del 13 ottobre. Anche le Nazioni Unite hanno ricevuto la stessa comunicazione per la messa in sicurezza di tutto il loro staff e strutture, comprese scuole ed ospedali. L’area è sotto incessanti bombardamenti da cinque giorni, le strade sono distrutte. A Gaza non esiste un luogo sicuro. Non c’è elettricità né benzina. Questa richiesta da parte di Israele è irragionevole, non è possibile spostare oltre un milione di persone in poche ore. Sostenere le ragioni di questa decisione oggi – concludono – significa lasciare indietro civili innocenti che hanno diritto ad essere protetti, inclusi i più vulnerabili tra cui anziani, sfollati, degenti, e centinaia di migliaia di bambini”. Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian ha affermato a Beirut, durante il suo incontro con il leader degli Hezbollah, alleati di Hamas, che “bisogna rompere l’assedio imposto sulla Striscia di Gaza”. Amir-Abdollahian ha ribadito che l’Iran è “solidale con i fratelli palestinesi” e che “bisogna fare di tutto per portare aiuti umanitari” alla popolazione della Striscia. Due razzi degli ultimi lanciati da Hamas a Gaza sono caduti a Sderot, cittadina israeliana a ridosso della Striscia. Uno di questi ha centrato una casa ma al momento non si hanno notizie di vittime. Hamas ha poi rivendicato il lancio di almeno 150 razzi su Ashkelon. Pesanti bombardamenti israeliani hanno colpito nella notte la Striscia di Gaza. Le forze israeliane hanno colpito la notte scorsa “750 obiettivi militari”. Israele accusa Hamas di usare i tetti delle case a Gaza come siti di lancio di droni ostili. Israele afferma di aver sganciato in sei giorni 6.000 bombe, per un peso di 4.000 tonnellate, sugli obiettivi di Hamas a Gaza, colpendo oltre 3.600 obiettivi. Tredici ostaggi, inclusi alcuni stranieri, uccisi negli attacchi israeliani a Gaza, secondo fonti di Hamas. Scontri tra palestinesi ed esercito israeliano si sono verificati in Cisgiordania nel corso di manifestazioni di sostegno a Gaza. L’Onu è stata informata dall’esercito israeliano dell’ordine di “ricollocare” circa 1,1 milioni di residenti dal nord della Striscia di Gaza al sud entro 24 ore. Le Nazioni Unite chiedono di annullare l’ordine di evacuazione. Secondo le Nazioni Unite, più di 423.000 persone sono state costrette a fuggire dalle case nella Striscia di Gaza. Il numero di sfollati in questo territorio densamente popolato da 2,3 milioni di abitanti è salito da 84.444 persone a 423.378. “Il Crisis Evidence Lab di Amnesty International ha verificato che le unità militari israeliane che colpiscono Gaza sono equipaggiate con proiettili di artiglieria al fosforo bianco”. Lo scrive su X l’organizzazione umanitaria. “Stiamo indagando su quello che sembra essere l’uso del fosforo bianco a Gaza, compreso un attacco vicino a un hotel sulla spiaggia di Gaza City”. Inoltre, un video di mercoledì su uno degli attacchi di Israele a Gaza sembra mostrare l’uso di fosforo bianco, la controversa munizione che può causare gravi danni se usata contro i civili. Lo riporta il Washington Post citando un’analisi di Human Rights Watch. Il video, verificato dal Washington Post, mostra due colpi di artiglieria sparati in rapida successione verso i target che, una volta esplosi, rilasciano automaticamente il fosforo bianco.

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