Nel Terzo settore bisogna ridare un senso alle parole. Senza scopo di lucro: zero guadagno. No profit: nessun profitto. Vocaboli che spesso all’atto pratico perdono ogni significato come dimostra l’ex Municipio Atellano, edificio storico “privatizzato” dalla famiglia Pascale. Tutto nasce con il bando “Il bene torna comune” della Fondazione con il Sud, finalizzato alla riqualificazione degli immobili di pregio artistico e culturale. Anno 2017. Soldi stanziati 495mila euro. Anche per conto di Succivo e Orta di Atella il Comune di Sant’Arpino (capofila) invia la manifestazione di interesse. Nel 2018 arriva l’ok della Fondazione con il Sud. C’è la firma della convenzione per valorizzare l’ex Municipio di Atella. Inizia la seconda fase aperta alle “organizzazioni senza scopo di lucro per selezionare le proposte di valorizzazione dei beni”. Chi vince? Ovviamente il cerchio magico dei Pascale sotto la copertura della società cooperativa Terra Felix. Il progetto si chiama “Fabula, laboratorio di comunità”. E qui affiorano le prime crepe. Fondazione con il Sud assegna il contributo di 495mila euro a Terra Felix, quale “soggetto responsabile” della riqualificazione dell’edificio.

Teresa Ubaldini e Antonio Pascale,

Nel 2019 viene sottoscritto il contratto di locazione tra Sant’Arpino e il legale rappresentante di Terra Felix. Chi è? Teresa Ubaldini, moglie di Antonio Pascale, anche lui e la sorella Paola Pascale componenti della società no profit. E qui, direbbe il Bardo, c’è l’inghippo. Non si sa in base a quale criterio il Comune di Sant’Arpino abbia fissato un canone di locazione di 12mila euro all’anno. Siamo all’elemosina. Ma i Pascale non si accontentano. Non vogliono versare nemmeno un euro. Casale di Teverolaccio docet. Terra Felix presenta un progetto esecutivo quantificando in 168mila euro i lavori di ristrutturazione. Sic et simpliciter l’Utc di Sant’Arpino fa un rapido calcolo e scorpora la cifra indicata dai privati. I Pascale fanno tombola. Il canone viene azzerato e il periodo di locazione passa da 10 a 14 anni. Se a Terra Felix sono stati assegnati 495mila euro per il restyling della struttura perché vengono scorporati 168mila euro per effettuare gli stessi lavori? In pratica il finanziamento diventa di 663mila euro. Danno erariale in vista? Per giunta manca un altro tassello fondamentale. I proprietari dell’ex Municipio Atellano sono Sant’Arpino per il 20,83%, Succivo per il 31,63% e Orta di Atella per il 47,50 %. Gli amministratori di Sant’Arpino hanno condiviso il contratto di locazione con quelli di Succivo e Orta di Atella? Sembrerebbe proprio di no. Torniamo alle opere di riqualificazione. Nel bando di Fondazione con il Sud la stima dei costi di ristrutturazione è di 70mila euro, ben 100mila euro in meno di quelli quantificati dai Pascale (foto in basso). Ad oggi non è dato sapere quanti di quei fondi sono stati spesi e quali opere realizzate. Chissà se un giorno lo sapremo? La convenzione prevede che il primo piano dell’immobile sia concesso al Polo museale della Campania, partner del progetto, per allestire il Museo dell’Agro Atellano. Ma la zona clou sarà il piano terra, location di un ristorante e di un bar. Consentiteci di riformulare una domanda: come si può inserire un bistrot in un contesto museale? Immaginate un tour di studenti. Saranno accolti da paccheri alla norma, mozzarella di bufala, frutta di stagione e buffet di dolci. Ma come si dice? L’appetito vien mangiando. La famiglia Pascale lo sa benissimo.

Mario De Michele
(continua…)

IL BANDO DI FONDAZIONE CON IL SUD



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