Che Hamas stesse pianificando da anni l’attacco terroristico del 7 ottobre era noto, ma oggi – a poco più di un anno da quella carneficina – i due più importanti giornali Usa rivelano nuovi particolari. Hamas già anni prima aveva pensato di organizzare un piano che avrebbe potuto far esplodere un grattacielo a Tel-Aviv, in stile 11 settembre”, ha rivelato il Washington Post. E poche ore prima il New York Times aveva svelato che Hamas aveva fatto pressioni perché l’Iran partecipasse. Sul fronte Gaza, le bombe causano un’altra strage nel campo di Jabalia, attaccato da Israele perché “lì Hamas si è riorganizzato”. Il bilancio delle ultime ore è di 10 vittime. Sul fronte Libano, ferito un altro soldato Unifil, è il quinto in tre giorni. I morti per gli attacchi israeliani di stanotte – denuncia il governo libanese – sono 15. “È giunto il momento di rimuovere l’Unifil dalle roccaforti e dalle aree di combattimento di Hezbollah”, ha affermato Benyamin Netanyahu in una dichiarazione registrata, in cui si è rivolto al Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres: “L’df lo ha chiesto ripetutamente, e ha avuto ripetuti rifiuti, tutti volti a fornire uno scudo umano ai Hezbollah. Il vostro rifiuto di evacuare i soldati li rende ostaggi di Hezbollah”. “Questo mette in pericolo la loro vita e quella dei nostri soldati. Ci rammarichiamo per l’infortunio subito dai soldati Unifil, facciamo tutto per prevenire questi incidenti”, ha detto. Quattro operatori della Croce Rossa sono rimasti feriti in un attacco israeliano avvenuto questa mattina a Srebbine, nel sud del Libano. Lo riferisce la Croce Rossa libanese citata da L’Orient-Le Jour. In un comunicato stampa, l’organizzazione ha riferito di aver inviato una squadra a Srebbine, nel distretto di Bint Jbeil, dopo che uno raid aveva preso di mira una casa nel villaggio intorno alle 8 del mattino. L’invio dei soccorritori è avvenuto “dopo una richiesta alla Forza ad interim dell’Onu in Libano (Unifil)” per ottenere le necessarie autorizzazioni. Sul posto sono state inviate due ambulanze per soccorrere i feriti e spostarli, ma una volta sul posto “la casa è stata presa di mira una seconda volta” da un missile israeliano. “Quattro soccorritori sono rimasti leggermente feriti e le due ambulanze danneggiate”, viene riportato. I quattro – viene ancora riferito dalla Croce Rossa – sono stati portati all’ospedale di Tebnine, nel sud del Libano, per essere sottoposti ad accertamenti, e le loro condizioni “non sono preoccupanti”. “Continuo a seguire con preoccupazione quanto sta avvenendo in Medioriente e chiedo ancora una volta un immediato cessate il fuoco su tutti i fronti, si percorrano le vie della diplomazia e del dialogo per ottenere la pace”. Lo ha detto Papa Francesco all’Angelus. “Sono vicino a tutte le popolazioni coinvolte: Palestina, Israele e Libano, dove chiedo che siano rispettate le forze pace delle Nazioni Unite”, ha proseguito, “Prego per tutte le vittime, per gli sfollati, per gli ostaggi che auspico siano subito rilasciati. Spero che questa grande, inutile sofferenza finisca presto. La guerra è una sconfitta per tutti, Non porterà mai la pace e la sicurezza, soprattutto per chi si crede invincibile”
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