La nuova segreteria di Enrico Letta, presenta una novità. Ma non si tratta della parità di genere, poiché da questo punto di vista lo Statuto del Pd è ultragarantista, si tratta invece di una assenza pesante per la Campania che, nella segreteria targata Zingaretti aveva diversi componenti: Nicola Oddati, Camilla Sgambato ed Enzo Amendola poi diventato ministro, ed attualmente sottosegrteario, nella nuova nemmeno uno. Ma procediamo con ordine, questi i nomi della novella segreteria: Lia Quartapelle, 38enne economista e deputata, Antonio Nicita, 53enne economista e docente universitario, Chiara Braga deputata, Filippo Del Corno, compositore e attuale assessore alla Cultura di Milano, Francesco Boccia deputato, Mauro Berruto, giornalista e formatore, è stato l’allenatore della nazionale italiana di pallavolo tra il 2010 e il 2015, si occuperà di Sport, Chiara Gribaudo alla Missione giovani, Cecilia D’Elia alle Politiche per la parità, Enrico Borghi alla Sicurezza, Anna Russomando alla Giustizia, Antonio Misiani all’Economia, Cesare Fumagalli allo Sviluppo economico, Manuela Ghizzoni all’Istruzione e Università, Susanna Cenni alle Politiche agricole, Sandra Zampa alla Salute, Stefano Vaccari all’Organizzazione, delega che aveva già durante la segreteria di Nicola Zingaretti. Questi, invece, i nomi che nel 2019 vennero scelti da Nicola Zingaretti: Andrea Orlando – vicesegretario vicario, Paola De Micheli – vicesegretario, Marco Miccoli – capo della segreteria politica, Andrea Martella – coordinatore Enzo Amendola responsabile Esteri e Cooperazione internazionale, Chiara Braga – responsabile Agenda 2030/Sostenibilità, Pietro Bussolati – responsabile Imprese e professioni, Andrea Giorgis – responsabile Riforme istituzionali, Maria Luisa Gnecchi – responsabile Welfare, Roberto Morassut – responsabile Infrastrutture Aree urbane e periferie, Nicola Oddati – responsabile Mezzogiorno, Roberta Pinotti – responsabile Politiche della sicurezza, Giuseppe Provenzano – responsabile Politica del Lavoro, Marina Sereni – responsabile Enti Locali/Autonomie, Camilla Sgambato – responsabile Scuola, Stefano Vaccari – responsabile Organizzazione, Antonella Vincenti – responsabile Pubblica amministrazione, Rita Visini – responsabile Terzo settore/Associazionismo.

Otto donne, anche in questo caso, ma tre campani. Né Sgambato, né Oddati sono stati riconfermati o sostituiti con altri politici campania. I diretti interessati sembrano averla presa con filosofia: “È stato un onore per me fare parte in questi due anni della segreteria nazionale del Partito – ha dichiarato Oddati -, prima con la responsabilità del Mezzogiorno e poi come coordinatore dell’iniziativa politica. Ringrazio Nicola Zingaretti, per avermi dato questa opportunità e concesso la sua fiducia”. Resta l’uomo di fiducia di Zingaretti, la persona che in caso di elezioni avrebbe avuto l’ultima parola anche sulle liste. Adesso? Adesso non si sa! 

“Auguri di buon lavoro ad Irene Tinagli e Peppe Provenzano – ha scritto dal canto suo Camilla Sgambato -, nominati da Enrico Letta vicesegretari del Partito Democratico. Competenza, passione e rinnovamento generazionale utili al rilancio del PD. Faranno benissimo! Peppe non è  solo un amico, che stimo da sempre, con il quale ho condiviso sconfitte e soddisfazioni, battaglie ed opinioni, ma un dirigente che porterà coraggio nelle scelte, e forte identità nel posizionamento del PD nel governo”.

Resta il fatto che la Campania non ha un suo rappresentante nella segreteria del partito. Era circolato il nome di Piero De Luca, ma alla fine non è stato nominato. Piero De Luca è stato anche a Caserta in settimana, ma a parte la visita al Centro covid non ha incontrato esponenti politici. Si parla di una corrente De Luca, staremo a vedere. C’è anche chi parla di un dualismo tra Letta e il presidente della Regione. Per il momento solo voci non confermato. Letta, oltretutto, l’ultima volta che ha fatto il parlamentare è stato eletto anche in Campania, poi optò per altrove. E forse proprio in Campania poteva contare sul gruppo più consistente per quel che riguarda la corrente che capeggiava. Possibile che non si ricordi più di questa regione?

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