Ha un futuro radioso davanti a sé Antonino Santillo. Quando terminerà il suo mandato di sindaco, e prima o poi la pacchia finirà, non dovrà riaprire il patronato. Diventerà un director di punta di Hollywood. Da Oscar. Il film diretto e ambientato a Orta di Atella, intitolato “La cricca della consulenza”, con la star internazionale Salvatore Sciaudone e il nuovo volto del cinema Svitlana Vasechko, direttamente dall’Ucraina, conquisterà almeno quattro Statuette nell’edizione 2025: miglior regia, miglior sceneggiatura e migliori interpretazioni maschile e femminile. Sarà un trionfo. Falciano del Massico, grazie al contributo fondamentale di Valeria Vellone, conquisterà Los Angeles. I critici cinematografici di tutto il mondo già parlano di capolavoro. Secondo gli addetti ai lavori l’acclamata pellicola ha surclassato film di genere indimenticabili come “La Stangata”, con il duo Paul Newman-Robert Redford, “Ocean’s Eleven”, con George Clooney, Brad Pitt e Julia Roberts, o come “Prova a prendermi” di Spielberg con Leonardo DiCaprio e Tom Hanks. Per Roger Ebert, poco incline a scrivere recensioni positive, “La cricca della consulenza” è di gran lunga più originale de “Il genio della truffa” di Ridley Scott e interpretato da un Nicolas Cage al suo massimo splendore.
Ma di cosa tratta l’opera prima, e forse ultima, di Santillo? È un caleidoscopio di colpi scena, talmente creativi da essere accostati agli intrecci del visionario David Lynch, purtroppo recentemente scomparso. La trama oscilla tra il neorealismo alla “Ladri di biciclette”, declinabile anche in ladri di polli, al surrealismo di Bunuel, con particolare assonanza a “Quell’oscuro oggetto del desiderio” e a “Bella di giorno”, rivisti in chiave B-movie stile “Giovannona Coscialunga disonorata con onore”. Però il fulcro del film ortese ruota attorno alla consulenza da 30mila euro a una ditta italo-ucraina, di stanza a Mondragone (ne parla di sguincio anche un certo La Torre, ma non sveliamo tutto) e di fatto operativa in quel di Falciano del Massico. Per ora non spoileriamo. Prima di arrivare al finale shock riportiamo fatti e atti noti quanto gravissimi sul piano amministrativo e penale. Repetita iuvant, per chi ha la faccia di bronzo di blaterare di legalità. L’impresa, la GE.FIN.PA, nata ad hoc soltanto nel giugno 2024, approda a Orta di Atella il 13 dicembre scorso grazie a un appalto diretto conferito dalla neo funzionaria del settore economico-finanziario, nominata dal Santillo con decreto del 21 novembre (link in basso). L’amministratore unico e proprietario al 100% delle quote è una delle protagoniste della messinscena: Svitlana Vasechko, cittadina ucraina, residente a Falciano del Massico. Anche Vellone risiede a Falciano del Massico. Poca roba. Pura coincidenza. Il consulente della GE.FIN.PA è Salvatore Sciaudone, attore protagonista, vero mattatore, al suo cospetto Vittorio Gassman è un pivellino. Anche Sciaudone è residente di Falciano del Massico. Un Triangolo della Bermuda falcianese. Qui la trama si infittisce. Correva l’anno 2018. Era l’8 novembre. Salvatore Sciaudone guidava l’area economico-finanziaria del comune di Falciano del Massico. Quel giorno adotta una determina di liquidazione in favore della SOGEST di 5.795 euro. Chi era l’amministratore unico della SOGEST? Valeria Vellone (link in basso). Sempre nel 2018 Sciaudone firma un’altra determina di liquidazione alla SOGEST di 7.076 euro. La società di Vellone incassa un totale di 12.871 euro in 33 giorni.
Il canovaccio prevede un salto temporale di 6 anni. Arriviamo al 2024. Sciaudone va a lavorare a scavalco per 12 ore a Portico di Caserta come responsabile dell’area finanziaria restando in servizio per 36 ore settimanali a Cancello Arnone. Il 25 gennaio 2024 adotta la determina n. 9 per impegnare 5.490 euro. A chi affida l’appalto diretto? Di nuovo alla SOGEST di Valeria Vellone. Nello stesso giorno, il 25 gennaio 2024, firma la determina n. 10. Stavolta impegna 4.500 euro. Altro appalto diretto conferito alla SOGEST. L’8 aprile 2024 stanzia 13.420 euro. Solita procedura. Appalto diretto alla SOGEST della nostra beneamata Vellone. Non finisce qui. Il 10 aprile 2024 sposta altri 4.500 euro. Per l’ennesima volta la SOGEST ottiene l’appalto diretto. Evidentemente Sciaudone non conosce l’inderogabile principio di rotazione delle ditte stabilito dal Codice degli Appalti Pubblici. La magistratura sì.
Ricapitolando. Valeria Vellone appena arriva a Orta di Atella affida direttamente l’appalto di 30mila euro alla GE.FIN.PA. La ditta italo-ucraina si avvale della professionalità(?) di Salvatore Sciaudone. Quest’ultimo nel 2018, ai tempi di Falciano del Massico, ha stanziato alla SOGEST 12.871 euro, mentre nel 2024, quando lavorava al comune di Portico di Caserta, ha affidato alla società di Vellone quattro appalti diretti per 27.910 euro. Tra Falciano del Massico e Portico di Caserta la ditta di Vellone incassa un totale 40.781 euro grazie a Sciaudone. C’è puzza di conflitto di interessi e di molto peggio (tutti i link in basso).
IL CONSULENTE FIDATO DEL SINDACO RISCHIA FINO A 12 ANNI
Ma eccoci al vero colpo di scena che rende “La cricca della consulenza” il film-capolavoro di Santillo. Qui sale in cattedra Sciaudone. Dal 13 dicembre 2024, data dell’appalto conferito da Vellone alla GE.FIN.PA, il protagonista indiscusso della consulenza è proprio lui. Sciaudone infatti si piazza in pianta stabile negli uffici del comune di Orta di Atella. Occupa diverse scrivanie e spulcia tra i conti pubblici. È lui il vero redattore del bilancio di previsione 2024-2026, di quello consolidato, del dup, del riaccertamento dei residui attivi e passivi e del rendiconto di gestione 2023. Ovvero, di tutti i documenti che dovranno essere votati nel consiglio comunale di fine mese. Sciaudone è così attivo da meritarsi le pubbliche lodi di Santillo. Il sindaco è entusiasta del tecnico, al punto che annuncia agli assessori e ad alcuni consiglieri (testimoni oculari) che lo assumerà al comune come funzionario tramite ex art. 110 del Tuel. Santillo ha un fiuto infallibile per i dipendenti da fare invidia a Lessie. Infatti, prima svolta della trama, il 5 novembre 2024 Paola Da Forno, sostituto procuratore della repubblica del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, chiede il rinvio a giudizio ai danni proprio di Salvatore Sciaudone, imputato di peculato e falso in atti pubblici. Il 14 gennaio 2025 il Gup Alessia Stadio fissa l’udienza per il 19 settembre 2025. In altre parole, proprio mentre Sciaudone è il consulente di fiducia di Santillo viene colpito da una batosta giudiziaria da stordire anche un ippopotamo.
SE NON AVESSIMO LETTO LE CARTE NON DI CREDEREMMO
Di cosa deve rispondere? In questo caso la realtà supera la fantasia. Dal 2019 al giugno 2020, quando era responsabile del settore economico-finanziario del comune di Falciano del Massico, secondo gli inquirenti, Sciaudone si è autoliquidato illegalmente circa 40mila euro. Il bis tra il 2021 e il 2022, quando era responsabile del settore finanziario e dei lavori pubblici del comune di Cancello Arnone. È imputato per essersi autoliquidato illegalmente circa 60mila euro. Conti alla mano, Sciaudone in meno di tre anni avrebbe intascato in modo truffaldino presso i due enti locali la cifra stratosferica di circa 100mila euro. Inoltre, nel 2021, sempre a Cancello Arnone ha vinto il concorso per capoarea attestando falsamente di possedere un titolo di laurea legalmente valido. Da qui l’imputazione per falso in atto pubblico. Se il consulente di Orta di Atella, amato dal sindaco Santillo, sarà rinviato a giudizio e condannato rischia da quattro anni a dieci anni e sei mesi di reclusione per peculato e fino a due anni per falso.
In caso di condanna a Sciaudone va comunque riconosciuta una capacità unica al mondo: è un vero genio della truffa. Da Oscar, appunto. Anche di fronte a un film dell’orrore del genere, Santillo ha il coraggio di autoproclamarsi sindaco legalitario? Anche con la stesura dei documenti contabili da parte di un tecnico con il curriculum giudiziario di Sciaudone ci sono consiglieri in giro che voteranno ugualmente i bilanci di Orta di Atella? Crediamo di sì. Per un motivo semplice: i maggiorenti di quel che resta della maggioranza, ognuno per quota parte, devono concludere affari grossi. Per i money sono pronti a tutto. Meglio così. Potrebbe essere la volta buona per fare una bella pulizia nel mondo politico, dove spadroneggiano ancora Gianfranco Piccirillo e il duo Giuseppe Massaro-Salvatore Del Prete “Magò”. Sono loro, con il benestare di Santillo, ad aver fatto fuori Orta al Centro perché aveva chiesto la cacciata dal comune del trio Vellone-Sciaudone-Vasechko (clicca qui). Tutto torna.
IL RESPONSABILE ANTICORRUZIONE FACCIA IL SUO DOVERE
Un suggerimento alla segretaria comunale Assunta Mangiacapre. Non indossi gli abiti di Ponzio Pilato firmando pareri per la serie: “Acquaiolo, com’è l’acqua? Come la neve!”. Blocchi tutto. E invii gli incartamenti alle autorità competenti. Ribadiamo che anche questo articolo ha valenza di esposto. Per avere informazioni di prima mano su Salvatore Sciaudone e Valeria Vellone basterebbe fare una telefonata ai segretari comunali di Falciano del Massico e Cancello Arnone. Egregia dottoressa Mangiacapre, le conviene finire nei guai per evidenti intrallazzi commessi da altri? Altro che “La Stangata”, “Ocean’s Eleven”, “Prova a prendermi” e “Il genio della truffa”. Ad Orta di Atella è nelle sale il crime “La cricca della consulenza”. Dietro la macchina da presa avventurieri della politica. Ma l’avventura finirà presto. Peo fortuna dei cittadini.
Mario De Michele
(continua…)
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