Non avremmo mai immaginato che Umberto Maiello avesse un curriculum tale da approssimarsi all’imminente e meritata vittoria del Premio Nobel. Eppure conosciamo da molti anni il giovane di Orta di Atella, divenuto negli ultimi tempi un fedelissimo del vicesindaco Pasquale Pellino. Con le debite proporzioni, tra i due si è instaurato un rapporto simile a quello tra Giulio Cesare e Marcantonio. Sapevamo che Maiello avesse alle spalle una brillante carriera come banchista, distinguendosi in particolare nella veste di lavatore provetto di tazzine e piattini presso il Beautifull Coffee, dove peraltro era il numero uno nel taglio di crostate e dolciumi, serviti ai clienti con la grazia di Roberto Bolle (foto in basso). Sapevamo anche che Maiello avesse fornito il suo contributo fondamentale a una pizzeria locale, sfornando e portando ai tavoli prelibate Margherite. Sapevano inoltre che il talentuoso giovane ortese avesse aperto un panificio a Sant’Arpino, chiuso nel giro di poco per la mancanza di gusto degli avventori del posto che un pane come quello di Maiello quello non lo mangeranno mai più in vita loro. (link in basso per il video). Sapevamo pure che il nostro eroe avesse organizzato due indimenticabili iniziative elettorali per l’attuale assessore di Aversa Gaetana Barrella, basate sull’idea politicamente pregnante di distribuire penne e girandole colorate ai bambini normanni, ancora memori di quell’esperienza unica. Sapevamo infine che Maiello avesse conseguito il diploma superiore all’istituto Geometra tra il giubilo dei professori per l’addio a uno studente dalle doti eccelse come dimostra il suo straordinario percorso scolastico.

Umberto Maiello

In realtà non sapevamo nulla di Umberto Maiello. Ce ne scusiamo con i lettori. Chi informa dovrebbe essere informato. Pardon, dunque. Ma soltanto oggi abbiamo appreso da un post sul suo profilo Facebook che siamo di fronte a un “gigante” in molteplici campi (foto in basso). Del resto i geni non sono mai compresi. In primis, siamo venuti a conoscenza che Maiello è un cittadino. Non è poco. In secundis, abbiamo scoperto che è: “un Geometra professionista, – si legge nel commento social – con tutte le qualifiche necessarie per svolgere attività tecniche all’interno del Comune. Come tale, si reca regolarmente in Municipio per adempiere a pratiche professionali e ad altri incarichi legati alla sua professione”. Ops! Maiello cittadino va bene, Maiello “Geometra professionista” non ci risulta. Il suo nome non è presente nell’albo provinciale di Caserta e neppure in quello di Napoli (foto in basso). A meno che non sia iscritto a quelli di Benevento, Avellino o Salerno, Maiello non è e non può definirsi “Geometra professionista”. Non siamo riusciti nemmeno a individuare il suo studio professionale, né c’è traccia della sua partita Iva con relativa ragione sociale. Requisiti previsti per legge per svolgere la professione di geometra. Ergo, se fosse vero che Maiello, come lui stesso rimarca, “si reca regolarmente in Municipio per adempiere a pratiche professionali e ad altri incarichi legati alla sua professione” si potrebbe configurare il reato di esercizio abusivo della professione. Quindi, è doveroso che il sindaco Antonino Santillo, la segretaria comunale e l’Ufficio tecnico comunale di Orta di Atella accertino quali e quante pratiche tecniche abbia presentato Maiello in qualità di geometra.

C’è di più. Nel post in questione si legge che “Maiello è anche un membro iscritto presso la Protezione Civile di Orta di Atella, organo che si sta costituendo come struttura volontaria”. Ci sarà consentito un quesito filosofico: come si fa ad essere iscritto a un organo che non c’è in quanto si sta costituendo? Non solo. Da chi è formata la Protezione civile in città? Chi la coordina? Dov’è il decreto sindacale di nomina del responsabile? Ma il bello viene nelle righe seguenti: “La sua partecipazione è, quindi, fondamentale per il buon funzionamento di questo ente e per la tutela della sicurezza della collettività”. Alias, senza Maiello la Protezione civile non funzionerebbe e la sicurezza pubblica sarebbe a rischio. Se è così, supponiamo che del ruolo “fondamentale per la sicurezza della collettività” di Maiello siano informati anche i vigili urbani e la locale stazione dei carabinieri. Tra tutori dell’ordine pubblico c’è sempre sinergia. O no?

Non finisce qui. “Maiello – recita un altro passo del post – è anche un membro della Pro Loco di Orta di Atella, impegnato nell’organizzazione di eventi e iniziative culturali e sociali che arricchiscono la nostra comunità. La sua presenza in Comune, in qualità di rappresentante della Pro Loco, è finalizzata a garantire il buon svolgimento degli eventi, al fine di rendere la nostra città ancora più viva e accogliente”. Si ripropone un altro interrogativo filosofico: come fa Maiello a rappresentare la Pro Loco se la Pro Loco non esiste? Se esiste chi è il presidente? E chi ha indicato Maiello come rappresentante della stessa? E infine, quali “eventi e iniziative culturali e sociali che arricchiscono la nostra comunità” sono state organizzate nell’ultimo anno e mezzo in città?

Giuseppe Massaro e Antonino Santillo

Se il contenuto del post fosse veritiero dovremmo convenire sul fatto che Orta di Atella senza Umberto Maiello scomparirebbe dalla carta geografica. Senza di lui la popolazione non potrebbe sopravvivere. Senza di lui la città sarebbe invasa dai rifiuti, avrebbe i parchi pubblici da terzo mondo con erbacce e degrado, le strade sarebbero piene di buche-voragini, il decoro urbano farebbe pena e i servizi sociali non funzionerebbero alla perfezione. Ma il problema non è il Maiello tuttofare. La gravità del commento social consiste nell’ammissione di Maiello cittadino di frequentare assiduamente gli uffici comunali. “Non c’è nulla di strano nel fatto che un membro della comunità, impegnato in vari ambiti, si faccia sentire e lavori per il miglioramento della vita sociale e amministrativa di Orta di Atella”. E invece c’è tutto di strano. Anzi, non è consentito dalla normativa sugli enti locali. Visto che l’elenco di mansioni spiattellate su Fb non trovano alcuna corrispondenza nella realtà, al punto da suscitare ilarità collettiva, a che titolo Maiello è un assiduo frequentatore del municipio? Un altro habitué è Salvatore Del Prete “Magò”, architetto in auge negli anni del sacco della città. A che titolo il braccio destro del presidente dell’assise Giuseppe Massaro si aggira tra le stanze dei dipendenti, in particolare tra quelle dell’ufficio tecnico? Di questo devono dar conto dinnanzi alla legge il sindaco Antonino Santillo e la segretaria generale Assunta Mangiacapre. Non si agitino quelli che si vestono da uomini ma si comportano da pecore. Niente paura. Per fortuna in amministrazione non c’è solo il gregge. E per i lupi finirà presto il tempo di latrare alla luna.

Mario De Michele

IL POST SULLA PAGINA FB DI UMBERTO MAIELLO

IL VIDEO CON L’INTERVISTA A UMBERTO MAIELLO

LA PROVA CHE UMBERTO MAIELLO NON È GEOMETRA


LA FOTO DI UMBERTO MAIELLO DIETRO AL BANCONE

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