Roberto e Giovanni Scognamiglio, i due fratelli uccisi nella notte a Torre Annunziata furono arrestati per usura nel febbraio del 2011 insieme al padre Umberto. Le indagini, che furono condotte dai finanzieri del comando provinciale coordinate dal vice capo della procura del Tribunale di Torre Annunziata Raffaele Marino. Gli investigatori accertarono che i tassi usurai, imposti dalla famiglia Scognamiglio, variavano dal 60 al 170 per cento all’anno con almeno 20 imprenditori nel mirino, della zona vesuviana ma anche residenti in Lombardia, e utili dello strozzinaggio reinvestiti, tra l´altro, anche in un´agenzia di raccolta scommesse. Nel corso dell´operazione furono sequestrati titoli, conti bancari e postali per un importo complessivo di 500 mila euro, auto (Mercedes e Bmw) per un valore di 250 mila euro, polizze assicurative per 82 mila euro e un´agenzia di raccolta scommesse intestata a quella che la Procura ritiene una società prestanome. Il valore è di 2 milioni e mezzo di euro.

 

 

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