Nel mondo politico-amministrativo è rimasto ancora un briciolo di dignità e coerenza. Oggi è stata la volta buona per ottenere una svolta ai vertici dell’Ambito territoriale C6, formato dai Comuni di Casaluce (capofila), Aversa, Carinaro, Cesa, Gricignano, Orta di Atella, Sant’Arpino, Succivo e Teverola. Dopo i dietrofront e il disastro della riunione del 23 ottobre gli amministratori locali sono tornati attorno al tavolo. All’ordine del giorno c’era di nuovo il rinnovo della convenzione che scade ogni tre anni in base alla legge regionale n. 11 e all’articolo 3 del regolamento per il funzionamento del comitato istituzionale. Negli ultimi sei anni al timone dell’ente c’è stato l’ex sindaco Rany Pagano, succeduto da Antonio Tatone. I risultati non hanno entusiasmato nessuno. Meno che mai gli utenti.

Parliamo di un bacino di circa 140mila abitanti. Era il momento di chiudere un’era per aprirne un’altra. C’è stata una votazione unanime (9 su 9) per passare la palla in mano al sindaco di Aversa Alfonso Golia. Tutti i rappresentanti dei Comuni hanno indicato la città normanna come nuovo capofila dell’Ambito C6. Avevano già sottoscritto un documento prima dell’incontro

Alla fine è passata la posizione dorotea del sindaco di Gricignano Vincenzo Santagata. Nessuno scontro con Casaluce. Un accordo ecumenico in perfetto stile democristiano (nel senso nobile del termine, per quello che vediamo oggi, ce ne fossero di dc di alto profilo). Fondamentale è stata anche la tessitura dell’area Pd vicina al consigliere regionale Stefano Graziano (guarda caso pure li di estrazione democristiana, scuola De Mita, quindi doc). Dopo l’implosione dell’ultimo vertice, la parte del volpone l’ha svolta il consigliere comunale aversano Marco Girone. Bravo ragazzo, onesto e pulito (doti rare in questo periodo). Con garbo ha avviato un giro di consultazioni andate tutte a buon fine.

Un consiglio al sindaco Golia e al suo assessore Ciro Tarantino: non ammorbate con la storia della legalità. È una premessa scontata. E poi, in tutta franchezza, non atteggiatevi a depositari della moralità, altrimenti sfociate in un insopportabile moralismo. Fornite un contributo politico e tecnico per rilanciare un organismo istituito per fornire alla collettività servizi socio-sanitari essenziali e di qualità. Le chiacchiere stanno a zero. Da oggi per il C6 si apre una nuova stagione. Speriamo all’insegna della trasparenza.

Mario De Michele

 

 

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