E’ stato il direttore generale dell’azienda sanitaria di Caserta, Paolo Menduni, a raccontare con dovizia di particolari agli inquirenti gli incontri avuti con Paolo Romano – il presidente del Consiglio regionale della Campania ai domiciliari per tentata concussione – ”le pressioni e le minacce subite per operare nomine ‘gradite”’, come evidenzia il procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Corrado Lembo. Le sue dichiarazioni ”sono state poi confermate da altri dirigenti dell’Asl casertana che ai magistrati hanno parlato di un clima fortemente ostile a Menduni, di ‘forme d’attacco’ e pressione del potere politico verso l’Asl mai visto in tanti anni nell’Asl, tanto che qualcuno ha riferito che era in atto un’operazione tesa alle dimissioni di Menduni”. Inoltre, ”elementi significativi di prova emergono anche dal contenuto delle conversazioni telefoniche intercettate nelle quali Romano – rileva Lembo – manifestava la propria preoccupazione per la denuncia presentata dal Menduni”


 

 

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