L’ufficio e l’abitazione di Sandro Santangelo, capo della segreteria del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, sono stati perquisiti dalla Guardia di Finanza per un’inchiesta su presunte irregolarità nella compravendita di un immobile che avrebbe ospitato una società di consulenza riconducibile allo stesso Santangelo. Le ipotesi di reato sarebbero riciclaggio e truffa. Gli uomini del Nucleo regionale di polizia tributaria hanno sequestrato documenti. Coordina l’inchiesta il procuratore aggiunto Alfonso D’Avino. L’inchiesta della procura di Napoli che ha portato oggi all’emissione di un decreto di perquisizione nei confronti di Sandro Santangelo, capo della segreteria del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, si riferisce – a quanto si è appreso – all’acquisto di un immobile in via Toledo, nel centro di Napoli, per una cifra intorno ai 200 mila euro, da parte di una società di consulenza riconducibile a Santangelo. All’acquisto avrebbe partecipato anche la moglie di Caldoro, Anna Maria Colao, che non sarebbe indagata. Per gli investigatori della Finanza, si tratterebbe di un’operazione “anomala” in quanto parte delle somme corrisposte per l’acquisto sarebbero rientrate nella disponibilità degli acquirenti. Di qui l’ipotesi di riciclaggio formulata dai magistrati della sezione reati contro la pubblica amministrazione.

 

 

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