Sette persone sono state sottoposte a fermo dai Carabinieri di Mondragone (Caserta) quali indiziati nell’ambito delle indagini sull’omicidio dell’extracomunitario trovato carbonizzato nei giorni scorsi a Villa Literno (Caserta). Il delitto – è emerso dalle indagini coordinate dai pm della Dda di Napoli Catello Maresca, Alessandro D’Alessio e Antonio D’ Amato – è stato compiuto al termine di contrasti per il controllo delle attività di spaccio di stupefacenti nella zona di Mondragone.Alle persone fermate sono contestati, a vario titolo, il reato di omicidio e quelli di estorsione, ricettazione, porto e detenzione di armi da fuoco aggravati dal metodo mafioso. Dalle indagini è emerso che la banda, della quale faceva parte l’uomo ucciso e poi bruciato il 27 maggio scorso a Villa Literno – un nigeriano di 39 anni – era dedita ad attività illecite lungo il litorale domitio, in particolare allo spaccio di droga e alle estorsioni ai danni di commercianti e imprenditori edili impegnati nella realizzazione di opere pubbliche.

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