I carabinieri del nucleo investigativo di Napoli e i finanzieri di Giugliano in Campania hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal tribunale di Napoli su richiesta della Dda partenopea apponendo i sigilli a imprese edili, terreni immobili e rapporti bancari per un valore di 10 milioni di euro. I beni – secondo gli investigatori – sono riconducibili a tre persone ritenute affiliate al clan di camorra dei “Polverino”, che opera nell’area a nord di Napoli e al quale – sempre secondo gli investigatori – erano destinati gli utili di questo patrimonio. Nell’ambito della stessa inchiesta, nello scorso ottobre i carabinieri avevano scoperto speculazioni edilizie del clan e sottoposto a sequestro beni mobili e immobili per 28 milioni di euro. In quella circostanza i tre erano stati arrestati per associazione di tipo mafioso, esecuzione di opere edili senza autorizzazione o in maniera difforme da quanto autorizzato e, in concorso con pubblico ufficiale, di falsità materiale e ideologica in atti pubblici aggravati da finalità mafiose.