Per punire la classe troppo rumorosa in gita a Venezia, gli insegnanti hanno deciso di sequestrare ai ragazzi il telefono cellulare. Una misura punitiva che la classe ha subito, ma che in una ragazzina di 12 anni, originaria di Napoli (da qualche anno si è trasferita con la famiglia in Veneto) ha scatenato una ribellione violenta, che l’ha portata dapprima a chiudersi in un bagno dell’albergo che la ospitava, e poi a gettarsi dalla finestra, rimediando diverse fratture e lesioni multiple. È stata ricoverata in ospedale in gravissime condizioni. L’episodio si è verificato in una struttura ricettiva nella zona della Misericordia, nel sestiere di Cannaregio. La decisione drastica dei docenti accompagnatori è giunta in serata, quando gli studenti avevano continuato a disturbare gli altri clienti dell’albergo, nonostante fossero stati più volte richiamati.
Visto che i docenti facevano sul serio, e che il cellulare non le sarebbe stato riconsegnato, la dodicenne napoletana si è chiusa nel bagno della stanza, ha aperto la finestra e si è buttata. Ora dovrà comunque cercare di spiegare ai Carabinieri, che indagano sulla vicenda, l’esatta dinamica e le motivazioni di un gesto che poteva avere ben più gravi conseguenze. I militari della Compagnia di Venezia hanno eseguito un sopralluogo nell’albergo, da cui sarebbe emerso che la giovane avrebbe fatto tutto da sola. Sono stati sentiti i docenti e i compagni di scuola, che hanno confermato che nessuno ha avuto alcun ruolo nell’incidente. Non si esclude il tentativo di suicidio, anche se la motivazione di una ripicca per il sequestro del telefonino sembra veramente troppo banale per arrivare addirittura all’intenzione di togliersi la vita. Da quello che è stato riferito, emerge che la ragazzina avrebbe alcuni problemi di tipo caratteriale, ed è anche per questo che i carabinieri vogliono approfondire la vicenda.