Ha 18 anni, è incensurato, è stato l’ultimo ad entrare ma il primo a sparare senza alcuna remora, colpendo probabilmente anche l’appuntato Tiziano Della Ratta. E’ quanto emerge dalle immagini delle telecamere interne della gioielleria Ogm di Maddaloni dove sabato scorso, nel corso di una rapina, è rimasto ucciso l’appuntato Tiziano Della Ratta.
Almeno otto i rapinatori che hanno preso parte alla rapina. Le immagini sono state diffuse questa mattina nel corso della conferenza stampa tenuta alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere: è dalla visione di quei frame che emerge la figura del più giovane del gruppo di almeno otto rapinatori che a bordo di tre auto hanno partecipato sabato pomeriggio alla tentata rapina costata la vita al 35enne carabiniere. Angelo Covato, 18 anni e qualche mese, incensurato residente a Melito, periferia Nord di Napoli, entra dopo il 21enne Antonio Iazzetta, anch’egli senza precedenti e la 30enne Vincenza Gaglione, con il cappellino rosso e il volto parzialmente coperto da un fazzoletto; ha in mano una beretta calibro 98 “S” con 15 colpi in canna. Non appena Della Ratta e il collega Trombetta gli intimano di abbassare l’arma, Covato velocemente piega le gambe, e con un scatto fulmineo arma il carrello e fa fuoco scaricando completamente il caricatore. Il giovane viene poi ferito con numerosi colpi dai carabinieri giunti in ausilio dei colleghi. L’arma verrà poi ritrovata nel negozio dai carabinieri. Come Covato anche altri tre banditi (Giuseppe De Rosa, Rosario Nuzzo Esposito e Antonio Iazzetta, ndr) hanno un età compresa tra i 20 e 22 anni. “Ci devono far riflettere le agevoli modalità di reclutamento di tanti giovani da parte della criminalità sia organizzata che comune. E’ quest’area grigia che dobbiamo combattere se vogliamo rendere più sicure le nostre città”, afferma il Procuratore capo Corrado Lembo.