Non ha nulla da temere sul fronte della lotta alla criminalità. E non sarà certo la vicenda, sicuramente allarmante, dell’arresto per presunti legami con la camorra del padre di un consigliere comunale di maggioranza a fermare il cammino del sindaco Marcello De Rosa, in campo fin dal suo insediamento, per l’affermazione della legalità in un Comune difficile come Casapesenna. Non a caso è proprio il primo cittadino, a scanso di equivoci e per rafforzare l’azione della sua amministrazione, a chiedere alla Prefettura l’invio della commissione d’accesso per dimostrare la totale estraneità della sua coalizione a qualsiasi ipotesi di collusione o rapporti con la criminalità organizzata. “Anche la più piccola ombra – afferma con convinzione De Rosa – che possa offuscare otto mesi di amministrazione all’insegna della legalità e della trasparenza, deve essere dissolta. Per questo motivo ho predisposto una lettera alla Prefettura per chiedere una commissione di accesso che possa verificare atti e determine finora prodotti. Credo che sia un atto dovuto viste le recentissime vicende giudiziarie che hanno coinvolto il padre di un consigliere di maggioranza. Un gesto non solo formale ma consequenziale rispetto al mio vissuto di sindaco e di cittadino”. La decisione del sindaco di chiamare in causa la Prefettura va nella direzione giusta: fare chiarezza per sgomberare il campo da equivoci e dimostrare la piena correttezza della condotta dell’amministrazione comunale. Senza usare mezzi termini, De Rosa parla di “sciacallaggio di alcuni giornalisti” e di inaccettabili “processi mediatici”. E annuncia le dimissioni dalla carica di consigliere del 23enne Sebastiano Cilindro, figlio di Raffaele Cilindro, che secondo gli inquirenti della Dda di Napoli avrebbe favorito la latitanza di Michele Zagaria, una dei capi dei Casalesi. “Sarà la commissione d’accesso a dare le risposte giuste in primis ai cittadini- stigmatizza De Rosa- in secondo luogo a quelle voci dissonanti che in nome di presunti scoop, tentano inutilmente di discreditare la mia persona, perdendo occasioni per stare zitti. Il senso di responsabilità del consigliere Sebastiano Cilindro- prosegue De Rosa- nonostante la concitazione di queste ore, lo ha portato a formalizzare le sue dimissioni per evitare qualsiasi tipo di tensione . Di fronte a problemi familiari il consigliere non avrebbe la serenità necessaria per dedicarsi ai lavori consiliari. Ritengo – prosegue- che le dimissioni del consigliere Cilindro, denotino un forte senso di coerenza che ben si sposa con le nostre scelte amministrative”. Come sempre da parte di De Rosa piena fiducia nell’operato dell’autorità giudiziaria. “Per tutto il resto dobbiamo affidarci alla magistratura che ha il compito importantissimo di giudicare, condannare o assolvere, gli imputati. Ribadisco la magistratura ha questa facoltà, chi fa informazione- stigmatizza De Rosa- non ha il diritto di mettere in scena processi mediatici che investono un’intera comunità. Esistono molte forme di sciacallaggio, quello giornalistico è sicuramente il più esecrabile, considerato che l’informazione dovrebbe essere aliena da insinuazioni subdole e tendenziose. Ma, l’informazione appartiene a chi del giornalismo ha fatto una professione seria e non un mezzuccio per guadagnarsi l’attimo di notorietà mediatica. Fortunatamente – conclude il sindaco- la stragrande maggioranza dei nostri giornalisti fa un’informazione seria e leale, e non si arroga il diritto di porre domande senza contenuti. Ogni risposta sarà data dalla commissione di accesso, considerato che nelle prossime ventiquattro ore la mia lettera di richiesta giungerà in prefettura”. Insomma, il sindaco De Rosa è il primo a chiedere che si faccia in fretta chiarezza. Lui non ha nulla da nascondere. Si è sempre battuto contro la camorra. E i fatti lo dimostreranno.

Mario De Michele

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