CASAL DI PRINCIPE – Si presentavano come esponenti del clan dei Casalesi e minacciando i gestori di diversi esercizi pubblici dell’agro aversano costringendoli ad acquistare una determinata marca di caffe’, a condizioni economiche meno vantaggiose di quelle offerte dal precedente fornitore.
Con quest’accusa, nell’ambito di un’indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di Principe (Caserta) hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di estorsione continuata e di illecita concorrenza, aggravati dal metodo mafioso. Gli arrestati sono Pietro Paolo Venosa, classe 71, e Daniele Costagliola, classe 78.
Tale attività illecita garantiva, come dichiarato da alcuni collaboratori di giustizia, importanti entrate economiche nelle casse del sodalizio dei casalesi della fazione Venosa.
Gli indagati, infatti, secondo quanto è emerso dalle indagini, costringendo gli esercenti di San Cipriano e dei paesi limitrofi a acquistare. con cadenza mensile e a prescindere dall’ effettivo consumo, una confezione 50 cialde di miscela di caffè, conseguivano un profitto mensile di circa 15.000 euro.
Nel corso dell’operazione sono state anche eseguite perquisizioni presso torrefazioni di caffè dell’agro aversano, finalizzate ad accertare l’eventuale coinvolgimento dei loro titolari nell’attività criminale.