Il gip di Napoli Amalia Primavera, chiamato a pronunciarsi sull’istanza di scarcerazione o di concessione degli arresti domiciliari all’imprenditore Gianpaolo Tarantini, ha dichiarato la competenza della procura di Roma. Per questo motivo non ha deciso sulla revoca o l’attenuazione della misura, trasmettendo gli atti al pm di Napoli che dovrà a sua volta inviarli alla procura capitolina.

Nel provvedimento il gip Primavera fa riferimento in particolare alle dichiarazioni rese dalla segretaria del premier Marinella Brambilla e alla memoria scritta da Silvio Berlusconi. Ricorda in particolare che “la Brambilla dichiarava di avere in più occasioni corrisposto, su indicazione e per conto di Berlusconi, somme di denaro destinate a Lavitola e a Tarantini” e che “tali somme erano ritirate da un incaricato di Lavitola a Roma presso Palazzo Grazioli”. Il gip ricorda inoltre che le dichiarazioni della Brambilla “risultano indirettamente riscontrate dalle conversazioni telefoniche intercettate sull’utenza in uso a Lavitola”. E sottolinea poi che “la stessa vittima del reato ha confermato, nella memoria depositata, di aver corrisposto personalmente le somme di denaro, sempre a Roma” e che “le dichiarazioni della Brambilla e quanto affermato da Berlusconi nella memoria, risultano credibili proprio con riferimento al luogo della dazione di denaro oggetto dell’attività estorsiva ipotizzata”. Il giudice afferma che è dunque “possibile ora determinare la competenza territoriale” che fissa in ordine al reato di estorsione “la competenza dell’autorità giudiziaria romana nel cui circondario si è consumato il reato”. Pertanto dichiara la propria incompetenza territoriale e dispone la trasmissione degli atti al pm. Il gip si è pronunciato nel tardo pomeriggio sull’istanza presentata nei giorni scorsi dagli avvocati Alessandro Diddi e Ivan Filippelli.

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