Confcommercio Napoli punta il dito contro Enti locali, Equitalia e fisco che “costringono ad uno stato di ansia permanente” i piccoli imprenditori, già in difficoltà per la crisi e le difficoltà nell’ accesso al credito. “Conoscevo Eduardo de Falco – dice il vicepresidente di Confcommercio Napoli, Gaetano Coppola, anche lui residente a Casalnuovo – era un gran lavoratore e faceva un prodotto ottimo.
Era un uomo molto equilibrato. Se ha deciso di togliersi la vita è perché non reggeva più alle difficoltà economiche e la multa è stato l’ultimo colpo. La sua morte si aggiunge a quella di altre decine di commercianti che si sono suicidati per l’impossibilità di dialogare con il fisco, con gli enti locali, e con gli uffici che recapitano multe e cartelle esattoriale che richiederebbero almeno una rateizzazione, che spesso è impossibile chiedere”. Confcommercio annuncia una manifestazione di protesta, che potrebbe diventare una serrata – aggiunge Coppola – e promette aiuto alla moglie ed ai tre figli del commerciante morto suicida. “L’imprenditore viene visto dal fisco come un truffatore- aggiunge Coppola – e viene ferito nella sua dignità di uomo. Ci vorrebbe un ufficio di mediazione con il fisco, un momento di incontro tra le parti per ottenere una dilazione o almeno una rateizzazione dei pagamenti. Diversamente, i suicidi continueranno”.