META – Clinica degli orrori scoperta questa notte dai Carabinieri del Nas di Napoli. I Carabinieri sono entrati all’interno di una residenza socio sanitaria “per porre fine alla segregazione e profondo degrado – precisa una nota – in cui versavano i 37 disabili, affidati alle cure di un operatore socio-assistenziale” che i Nas hanno arrestato “per sequestro di persona, maltrattamenti e abbandono di persona incapace ospite della R.S.A”.

L’operazione dei Nas di Napoli, svolta dopo alcune settimane di verifiche preparatorie, ha interessato una residenza socio sanitaria di Meta (Napoli) di cui è legale rappresentante G.A. 60enne di Cava dei Tirreni. “La situazione riscontrata dai CC del Nas – precisa la nota – era assolutamente deprimente, con i poveri disabili trovati perlopiù senza indumento alcuno, in totale promiscuità, uomini e donne, abbandonati a se stessi”. Ancora più grave, sottolineano i Nas, erano le condizioni di “una donna che, probabilmente per non dare disturbo a chi doveva assisterla, era stata rinchiusa a chiave all’interno di un bagno e letteralmente immersa negli escrementi, al buio”. La struttura, dal valore complessivo di 2 milioni di euro, è stata sottoposta a sequestro per gravi carenze igienico-sanitarie-strutturali. Sequestrate anche numerose confezioni di farmaci scadute di validità, del valore di circa 500 euro.

“Sono stati inoltre segnalati all’Autorità Giudiziaria – precisano i Nas – il legale rappresentante e il direttore sanitario della residenza sanitaria, avendo concorso nei reati di maltrattamento e abbandono di incapace. I 37 ospiti permarranno temporaneamente presso la struttura in attesa che l’Autorità Giudiziaria competente detti le modalità di sgombero d’intesa con l’Autorità Sanitaria locale”.

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