Secondo la Procura di Napoli “una ristretta cerchia di aderenti a gruppi di cosiddetti disoccupati organizzati ha dato vita ad una vera e propria struttura delinquenziale, articolata in cellule operative stabilmente coordinate fra loro, dedita all’uso ricattatorio della violenza di piazza ed all’intimidazione di pubblici ufficiali ed istituzionali”.
Oggi la Questura di Napoli ha eseguito 25 ordinanze cautelari nei riguardi di altrettanti appartenenti al movimento disoccupati Bros per varie manifestazioni di protesta svoltesi a Napoli dal 2010 ad oggi. “In particolare – dice il procuratore della Repubblica aggiunto, Giovanni Melillo – al fine di ottenere il ripristino di scelte gestionali della pubblica amministrazione corrispondenti a politiche sociali di tipo assistenzialistico e clientelare, venivano pianificati e realizzati, con pervicace reiterazioni, blocchi ferroviari e portuali, occupazione di uffici pubblici e di luoghi sacri e museali, devastazioni di sedi di partiti politici”. E ancora, “incendio di cassonetti di rifiuti, danneggiamento e incendio di autobus, autovetture private ed arredi pubblici, violenze in danno di pubblici ufficiali e sofisticate campagne intimidatorie in danno di personalità politiche politiche ritenute ostili, con grave danno per l’ordine pubblico nonchè per la tranquillità dei cittadini e l’ordinato svolgersi della vita economica e sociale della città di Napoli, sovente financo costretta alla paralisi”.