SAN SEBASTIANO AL VESUVIO – Colpita con diverse coltellate. E uccisa. E’ morta così, stasera a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli, Antonetta Paparo. Una morte, la sua, sulla quale la polizia in queste ore cerca di fare chiarezza.
Quanto é successo poche ora fa, è stato al momento raccontato dal marito, Pasquale Iamone. L’omicidio, ha detto agli agenti, sarebbe stato determinato dalla reazione ad una rapina. La sua versione è al vaglio.E l’uomo è al momento in commissariato. Lei 36 anni, lui 38 anni, sono entrambi di Cercola (Napoli). Stasera, questo il racconto di Iamone, i due si erano appartati in una zona isolata di san Sebastiano, in località Capriccio. Lì, mentre erano in auto, sarebbero stati avvicinati da due uomini a bordo di scooter con l’obiettivo di rapinarli. La donna avrebbe reagito e da qui la reazione violenta dei malviventi.
E’ stato proprio Iamone, che invece non ha riportato alcuna ferita, a trasportare la donna in ospedale, a Villa Betania. Lì dove Antonetta è morta. Sempre secondo quanto da lui raccontato, ci sarebbe anche un bimbo, il loro figlio, rimasto a casa. Sopralluoghi sono in corso nella località indicata come luogo del delitto, località Capriccio. Al momento l’arma, un coltello, non è stata ritrovata. In commissariato, invece, resta Pasquale Iamone per cercare di ricostruire nei dettagli cosa e perché sia successo.
A San Sebastiano al Vesuvio c’é incredulità. L’ultimo delitto che scosse il comune del Napoletano, risale al 2003. Paolino Avella, per sfuggire a due balordi che armati di pistola volevano rapinarlo, fuggì e con il suo scooter andò a sbattere contro un palo della pubblica illuminazione. Non aveva il casco e morì sul colpo. Dopo pochi giorni avrebbe compiuto 18 anni.