Risponde di favoreggiamento personale l’agente della Polizia di Stato in servizio alla Questura di Napoli coinvolto nell’indagine della Squadra Mobile di Caserta (con il coordinamento della Dda partenopea) diretta da Alessandro Tocco che ha smantellato un’organizzazione dedita allo spaccio di cocaina ed hashish. Quattro indagati sono finiti in carcere, uno ai domiciliari, mentre al poliziotto è stata notificata la misura cautelare interdittiva del divieto di dimora nel comune e nella provincia di Caserta. L’agente è accusato di aver protetto dalle indagini il presunto capo del gruppo, Fabrizio Iucchitto di 34 anni; sentito infatti come testimone dopo essere stato sorpreso ad acquistare della droga, il poliziotto ha negato di averla presa da Iucchitto. Il gruppo – secondo gli elementi raccolti agli investigatori – operava prevalentemente a Caserta, approvvigionandosi dello stupefacente nel napoletano, in particolare a Caivano. Erano particolarmente ingegnose, ha accertato la Squadra Mobile di Caserta che ha condotto le indagini con il coordinamento della Procura Antimafia partenopea, le modalità di rifornimento e spaccio ideato dall’organizzazione i cui membri, per sfuggire alle forze dell’ordine, per il trasporto dello stupefacente ricorrevano anche a un taxi. Inoltre avevano escogitato un sistema itinerante di consegna delle dosi, secondo cui, dopo convenzionali e criptici contatti telefonici, venivano convenuti i luoghi di appuntamento, sempre diversi, dove gli acquirenti erano raggiunti dai pusher per la consegna delle dosi. Nel corso delle indagini, la Squadra Mobile ha arrestato un corriere mentre, a bordo della sua auto, dal napoletano, trasportava 4 kg. di hashish, destinati all’approvvigionamento dell’organizzazione. Lo stupefacente era stato occultato in una fiancata del veicolo.(

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