Gaetano Riina, al quale il provvedimento è stato notificato nel carcere di Poggioreale, è accusato di concorso esterno nell’associazione camorristica dei casalesi. Nicola Schiavone, invece, risponde di illecita concorrenza per avere imposto la società La Paganese, controllata dalla sua famiglia,
“escludendo tutte le ditte operanti nel settore del trasporto su gomma da e per i mercati ortofrutticoli della Sicilia, della Calabria, della Campania e da e per il mercato di Fondi”. Ordinanze notificate anche ai fratelli Antonio e Massimo Sfraga, imprenditori agricoli siciliani e principali produttori italiani di meloni. Il gip li definisce “imprenditori legati a Cosa Nostra ed in particolare legittimati ad esercitare la supremazia nel loro settore commerciale sulla base di un rapporto privilegiato e personale con la famiglia Riina e con la più stretta cerchia di imprenditori e uomini d’onore che ruotano intorno al noto latitante Matteo Messina Denaro”