“Offresi a prezzi modici corso accelerato di violazione delle regole”. Più che su Bricàbrac questo annuncio andrebbe messo sul cartello di benvenuti ad Orta di Atella. Al commissario prefettizio Vincenzo Lubrano sono bastati solo 15 giorni per essere contagiato dal “virus” del mancato rispetto delle norme. Il rappresentante dell’Ufficio Territoriale di Governo, nominato lo scorso 8 maggio, stamattina è incappato in una delle più odiose violazioni del codice della strada: l’occupazione di un posto auto riservato ai disabili. Peggio ancora davanti all’ingresso della casa comunale in via Petrarca e di fronte a quello della scuola elementare “Villano” (guarda le foto esclusive). Forse per spirito di emulazione o forse perché anche loro sono stati colpiti dal “virus”, due frati del convento francescano di Orta di Atella hanno commesso la stessa violazione. Per giunta sia il commissario che i monaci hanno parcheggiato le auto nella corsia opposta alla direzione di marcia. Se i francescani potrebbero avere l’attenuante di aver occupato il posto per i disabili in modo inconsapevole (anche perché avevano la segnaletica alle spalle), il commissario ha invece l’aggravante del “non poteva non sapere”. Gli stalli riservati alle persone diversamente abili sono allocati in strada all’entrata del municipio. Per non tacere che il dottor Lubrano, in quanto reggente del Comune, ha libero accesso ai parcheggi riservati agli amministratori comunali, uno all’esterno e uno al piano sotterraneo. Evidentemente ad Orta di Atella non hanno ancora scoperto una terapia d’urto per curare la patologia cronica dell’allergia alle regole. Una malattia diffusa in gran parte del tessuto connettivo locale. Un “virus” forse impossibile da sconfiggere.

Mario De Michele


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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