Poche, pochissime parole, quelle che Alessandro D’Apice, fratello di Marco, l’uomo morto la scorsa notte a Casandrino (Napoli), riesce a dire su quanto accaduto. In una villetta di via Nicola Nicolini a Napoli, dove sono ancora esposti i simboli della festa, Alessandro promette: ”Sara’ la polizia a far luce su quanto accaduto”.

A chi gli chiede se possa essersi trattato di un agguato, Alessandro risponde abbastanza fermo: ”Per me e’ stato un incidente”. Marco D’Apice aveva un figlio di poco piu’ di 10 anni. C’e’ grande shock nella casa di via Nicolini: ne’ i parenti e gli amici che stanno accorrendo, ne’ i vicini hanno tanta voglia di parlare. Tutti, pero’, ripetono che era ”una brava persona”. ”Sara’ l’autopsia a dirci la verita’ su quanto accaduto – ha concluso Alessandro – io non ero con lui ieri sera, ero fuori. So che aveva festeggiato il Capodanno al suo ristorante. Di piu’ non so e soprattutto, in questo momento, non abbiamo neanche la forza di pensare”.

 

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