Si chiamava Roberto Calenda, ed aveva 44 anni l’ uomo trovato impiccato nel cortile della scuola “Pavese”, a Napoli. Calenda, era un tossicodipendente, senza fissa dimora. L’ uomo è stato trovato appeso ad una scala antincendio con i polsi legati da una fascetta elastica. Il particolare ha indotto in in primo momento la polizia a pensare ad un omicidio, ma dopo un primo esame del medico legale ed i rilievi della polizia scientifica, sembra farsi strada l’ ipotesi del suicidio. L’ uomo – secondo gli investigatori – potrebbe avere egli stesso stretto i polsi con la fascetta elastica. Calenda era incensurato. A suo carico solo una denuncia risalente a molti anni fa. Il cadavere è stato portato via dalla polizia mortuaria. I cancelli della scuola sono chiusi, a guardia due poliziotti mentre dentro il pm e la polizia scientifica stanno facendo i rilievi di rito. All’esterno una piccola folla di curiosi, per lo più ragazzini. All’istituto sono arrivate alcune persone, parenti dell’uomo che, però, non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. L’istituto comprensivo Pavese si trova in via Domenico Fontana, strada che collega la zona ospedaliera di Napoli con il Vomero, in un punto abbastanza isolato. E’ una ampia struttura, con spazi verdi e destinati ai giochi per i bimbi, recintata all’esterno da una cancellata. L’ipotesi è che Calenda possa aver scavalcato il cancello e, entrato nel cortile dell’istituto, si sia tolto la vita.

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