Meglio tardi che mai. Grazie all’inchiesta di Campania Notizie ad un anno e tre mesi dall’assunzione a tempo indeterminato uno spiraglio di luce fuoriesce dal cono d’ombra di una lunga striscia di dubbi e perplessità che avvolgono l’iter burocratico per l’inquadramento di Antonio Parisi a comandante dei vigili urbani di Trentola Ducenta. Su delega della Procura la Polizia ha effettuato un blitz al Comune per acquisire gli atti riguardanti il procedimento che si è concluso con il reclutamento del nuovo capo della polizia municipale. Lunedì mattina gli agenti hanno ottenuto copia delle determinazioni n. 35 del 12 febbraio 2018 e n. 44 del primo marzo dello stesso anno adottate dal segretario comunale Gelsomina Terracciano. Con il primo provvedimento si attivava la mobilità esterna per coprire il posto di comandante dei caschi bianchi. Con la seconda determina si procedeva all’assunzione con l’approvazione dello schema di contratto a tempo pieno e indeterminato. Come detto a beneficiarne Antonio Parisi.
L’intervento della Procura è scattato dopo pochi giorni dal doppio esposto presentato ai pm ordinari e quelli contabili dal sindaco Andrea Sagliocco e dall’assessore al Personale Nicola Musto sui lati oscuri dell’assunzione del comandante. E i provvedimenti acquisiti sono proprio le due determine sottoscritte dal segretario Terracciano. In attesa che la verità venga a galla (e verrà in superficie, è solo questione di tempo) abbiamo scoperto che Parisi è un prolisso autore di oratorie pro domo sua. Si diletta a scriverle e inviarle a giornaletti online. Beato lui che ha tutto questo libero a disposizione. A proposito dei suoi manoscritti, riferendosi ad un pezzo di Campania Notizie il capo dei vigili di Trentola Ducenta si è riservato di “formulare formale denunzia querela nei confronti degli autori dell’articolo deliberatamente diffamatorio della Commissione Straordinaria (3 Vice Prefetti), della Segretaria Comunale e del Sottoscritto, unico bersaglio, per falso in atto pubblico per abuso d’ufficio ed altro”.
Egregio Paris, lei sarà anche un ottimo capo dei vigili, almeno lo si presume, ma come “presentatore” di denunce non è un granché. Le querele per diffamazione si depositano, non si annunciano. Noi aspettiamo fiduciosi. Non le nascondiamo però di essere un po’ invidiosi del suo tanto tempo libero. Per guadagnarci da vivere onestamente noi timbriamo il tesserino. E lo facciamo ogni giorno. Un’ultima noticina. La commissione straordinaria (i 3 viceprefetti) non c’entrano proprio nulla con il “caso” Parisi. Con la delibera n. 8 del 17 gennaio 2018 la terna commissariale ha approvato legittimamente il piano triennale del fabbisogno del personale 2018-2020. Tutto pienamente in regola. Del resto dai viceprefetti Luca Rotondi, Savina Macchiarella e Pasquale Trocchia e con un prefetto integerrimo e capace come Raffaele Ruberto non c’era alcun dubbio sull’operato trasparente della commissione straordinario.
Parisi fa il furbetto. Li chiama in causa strumentalmente come paravento. E no, l’illustre comandante, è scorretto sul piano istituzionale e personale. Non è giusto tirare per la giacchetta uomini e donne dello Stato che hanno sempre fatto e lo faranno anche in futuro il loro dovere in modo impeccabile. Che all’epoca dell’assunzione ci fosse la commissione straordinaria c’entra come i cavoli a merenda. La responsabilità della procedura è esclusivamente dirigenziale e non riguarda per nulla la gestione amministrativa dei viceprefetti che operano con i poteri della giunta comunale. Parisi lo dovrebbe sapere. Se non lo sa sarebbe grave. Se lo sa è in malafede. Gli diamo un consiglio. Non perda tempo a “minacciare” querele contro Campania Notizie. Abbiamo le spalle larghe. Non ci facciamo intimidire da nessuno. Illustre comandante, il suo compito è dirigere il traffico. Ecco, faccia il suo lavoro. E lasci all’informazione libera fare il proprio. Per dirla con Sciascia “a ciascuno il suo”. Il tempo è sempre galantuomo.
Mario De Michele
(continua…)