TEVEROLA – “C’est n’est qu’un début”. Basta lo slogan più famoso del maggio francese per sintetizzare la mattinata di lotta degli operai dello stabilimento Indesit di Teverola che, in attesa dello svolgimento della seduta di consiglio regionale con all’ordine del giorno il piano esuberi della multinazionale, hanno scelto di portare la loro lotta al di fuori della zona industriale. Un lungo corteo ha percorso i circa 7 chilometri di Appia che separano la zona A.s.i. dalla stazione di Aversa. Un serpentone colorato e rumoroso, da cui si è elevato un coro unanime: il piano di ridimensionamento, annunciato dall’azienda nei giorni scorsi, deve essere rivisto.

L’Indesit, ricordiamo, ha annunciato un piano di ristrutturazione, che coinvolge gli stabilimenti italiani, attraverso cui si punta a tagliare la metà del personale impiegato a Teverola, tra cui tanti giovani entrati in fabbrica al posto di padri e madri, sarà tagliato perché l’obiettivo è portare la produzione in Turchia. Un piano bocciato dalle istituzioni locali e dai sindacati confederali che il 21 giugno incontreranno il ministero a Roma  per ribadire il no al piano di ridimensionamento e per rilanciare quel programma Italia presentato in pompa magna un paio di anni fa.

“Lo stabilimento di Caserta – ha spiegato al megafono il segretario provinciale della Uilm Antonello Accurso – ha sempre centrato gli obiettivi per cui questo ridimensionamento è una vigliaccata. A Caserta il piano di tagli non passerà. La lotta è soltanto in una fase iniziale  ma siamo determinati e andremo avanti”.  Accurso ha parlato mentre una parte dei circa 500 operai che hanno sfilato ad Aversa chiedevano di occupare, anche per 1 un minuto, la stazione ferroviaria: “Non è il momento – ha spiegato più volte Accurso –  ma se ce ne sarà bisogno siamo pronti a fare una resistenza più dura  di quella vista a Pomigliano”.

Al momento la vertenza Indesit vede anche l’appoggio dei sindaci e della Regione Campania. I primi cittadini vogliono scongiurare l’ennesimo colpo al tessuto produttivo di Terra di Lavoro che potrebbe acuire, ulteriormente, la crisi sociale di un territorio già martoriato. Domani alle 11,00 ci sarà un incontro tra sindaci, sindacati e operai al Pala Igloo di Carinaro dove verrà sottoscritto un documento comune tra istituzioni e rappresentanti dei lavoratori.

Angelo Golia

 

 

 

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