VILLA LITERNO – Il consigliere regionale Enrico Fabozzi incassa un’altra sentenza favorevole da parte della Cassazione. La Prima Sezione (presidente Chieffi) ha annullato l’ordinanza cautelare per presunta turbativa d’asta, emessa il 30 novembre 2011 dal Gip di Napoli. E’ addirittura la quarta volta che i giudici (venti in totale) della Suprema Corte danno ragione all’ex sindaco di Villa Literno, raggiunto il 15 novembre sempre del 2011 da una prima ordinanza per i presunti reati di concorso esterno in associazione camorristica, corruzione e voto di scambio. “E’ la prima volta, nella casistica giudiziaria, – affermano con soddisfazione Umberto Del Basso De Caro e Mario Griffo, legali di Fabozzi – che la Cassazione si pronuncia, per ben quattro volte, a favore dell’imputato durante un procedimento in corso. I giudici hanno ribadito più volte che non vi sono gravi indizi di colpevolezza, sancendo l’infondatezza delle accuse contenute nelle ordinanze, per cui affrontiamo con estrema fiducia la conclusione del primo grado di giudizio”.

L’ordinanza per turbativa d’asta, che riguarda l’appalto dei lavori per la riqualificazione urbana di Villa Literno, fu già annullata dalla Suprema Corte il 28 settembre 2012. Anche la prima ordinanza per presunti reati di camorra è stata bocciata per ben due volte dai giudici della Cassazione, che hanno sempre rimarcato l’assenza di gravi indizi di colpevolezza e la totale inattendibilità dei collaboratori di giustizia, in quanto le loro dichiarazioni sono risultate palesemente discordanti e prive di riscontri oggettivi. In particolare, con dispositivo del 10 dicembre 2013 è stata annullata dalla Seconda Sezione della Cassazione (presidente Esposito) la decisione del Tribunale del Riesame in merito al concorso esterno e al voto di scambio. I fatti risalgono al 2003, quando Fabozzi era sindaco di Villa Literno. Fra l’altro l’appalto al centro dell’inchiesta è stato già più volte giudicato perfettamente legittimo e regolare sia dal Tar, che dal Consiglio di Stato, in seguito al ricorso sullo scioglimento del Comune per infiltrazioni camorristiche.

“Nonostante la sua odissea giudiziaria – dichiarano gli avvocati Del Basso De Caro e Griffo – il nostro assistito non ha mai perso fiducia nella giustizia, nella consapevolezza che prima o poi, così come sta avvenendo, sarebbe stata dimostrata la sua totale estraneità ai fatti che gli vengono contestati. Non a caso abbiamo proposto i ricorsi, nonostante Fabozzi fosse libero, per ristabilire al più presto la verità”.

Fabozzi fu arrestato nel novembre 2011 e scarcerato dopo quasi un anno di reclusione. Il processo di primo grado, in corso presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, è giunto ormai alle battute finali.

 

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