Il Napoli formato campionato per ora ha un’altra marcia e non perde un colpo (0-5 a Cagliari). E’ bello andare a dormire a +4 sulla Juve con il marchio dei fantastici 4: in ordine di apparizione sul tabellini Callejon, Mertens, Hamsik e lo scatenato Insigne che non segnava in campionato al 23 dicembre. La pratica Cagliari (nel doppio confronto tra andata e ritorno 7 gol del Napoli contro 0) si chiude dopo 45 minuti, poi la fiesta continua nella ripresa, e per la squadra di Maurizio Sarri quella in terra sarda è la decima vittoria di fila. Gli ultimi punti sono stati persi il 10 dicembre scorso in casa contro la Fiorentina. Fu un pareggio. Da allora il Napoli ha sempre vinto, in casa e fuori, con pioggia e vento, sole e nuvole. E stavolta ha rimesso in moto la premiata ditta del gol: Mertens-Callejon. Il belga sale a quota 16, lo spagnolo a 8. Il Cagliari ha lottato e combattuto con la grinta impressa dal tecnico Diego Lopez è un buon sviluppo sulla catena di destra dove Faragò è partito a razzo, ma soprattutto il nordcoreano Han, promosso titolare per la prima volta. Se la Juventus voleva avere notizie precise sul ventenne riportato in Sardegna da Perugia con sette gol in B nello zaino oggi le ha avute: Han ha qualità, fisicità e personalità, come amano dire gli allenatori.
E fa ammattire pure quel carrarmato di Koulibaly che al premio Aic è stato scelto dai colleghi come miglior difensore. an dribbla, corre, crossa, ci prova. La partita nella prima parte è vivace, ben giocata dal Cagliari che due volte si affaccia da Reina, in una l’ex non rimpianto,Pavoletti, non arriva benissimo sulla pennellata di Faragò. Stessa cosa fa Mertens su spiovente di Hysaj, ma sembra che calciando venga trattenuto da Lykogiannis (il rigore ci può stare) che, invece, sulla sinistra non produce nulla. Lopez tiene Joao Pedro incollato a Jorginho. Ma il brasiliano del Cagliari, che non sembra gradire particolarmente la collocazione, finisce per essere anonimo e poco propositivo. La partita resta inchiodata sullo 0-0 fin quando al 29′ Padoin non perde una palla sciagurata che il ruba palloni per eccellenza Allan (straordinario per intensità) gli soffia servendo Callejon che, con un movimento stupendo, non perdona Cragno. La reazione rossoblù non c’è, Koulibaly e il solito Barella finiscono nel taccuino di Giacomelli, ma al minuto 42 è ancora Hysaj a rubare il tempo a Lykogiannis crossando e Mertens a Ceppitelli anticipandolo.
E’ 0-2 col Napoli, autoritario e deciso, che va al riposo convinto delle sue certezze e il Cagliari bastonato e depresso. Stordito pure da un numero straordinario di Insigne che beffa Romagna ma trova l’uomo Cragno che evita lo 0-3. Che arriva dopo 16 minuti della ripresa ad opera di Hamsik, servito da Insigne. Il Cagliari non c’è più, a poco servono i cambi Ionita e Cossu scelti per Padoin e Han. Ma sull’uscita del nordcoreano la Sardegna Arena ricopre di fischi Diego Lopez ed è la prima volta. Il Cagliari è molle, non gli riesce nulla (cinque gol quest’anno non li aveva mai presi, ma anche nello scorso torneo in casa col Napoli finì così) e da domani alla ripresa ci sarà bisogno di rivedere parecchie cose perché non è tanto la sconfitta col Napoli che preoccupa quanto l’inconsistenza mostrata anche con Sassuolo e Chievo. Così la salvezza non può essere in cassaforte. Non può essere solo l’infortunio di Cigarini, per quanto importante, a influire su una situazione diventata pesante. Nel frattempo il Napoli segna anche il quarto gol, su rigore “parata” di Castan). Premio meritato per Lorenzo Insigne che trasforma dal dischetto. E nel finale, per fortuna senza recupero, anche il quinto con una magistrale punizione di Mario Rui.