Una marcia silenziosa e rispettosa verso i tanti morti di Terra dei fuochi. Morti ritratti su cartelli e striscioni con la scritta “Muoio”, oppure “Anche i nostri figli hanno diritto a vivere”. Presenti anche tanti primi cittadini dell’agro aversano e dei comuni di Napoli nord. ma soprattutto tanti, tantissimi cittadini, che sono stanchi di vivere in una terra avvelenata dai rifiuti tossici.
“Il popolo di sta mobilitando – afferma il vescovo Spinillo – per porre fine allo scempio del territorio e per sollecitare le istituzioni affinché le bonifiche siano finalmente avviate”. Alla fine della manifestazione Spinillo ha salutato i partecipanti citando la celebra frase di Papa Giovanni XXIII: “Do una carezza a tutti i bambini”. E proprio i tanti bambini sono la ragione principale per cui il popolo si sta mobilitando. Loro, non hanno colpe, ma su loro si riversano le colpe di chi per il “Dio denaro” non si è fatto scrupoli e ha stretto in una morsa mortale il territorio che congiunge Napoli nord con l’Agro Aversano. “Hanno avvelenato le nostre terre – ha concluso Spinillo – ma non riusciranno ad avvelenare le nostre coscienze”.
Ma sarebbe ora che anche politici e istituzioni si passassero la mano per la coscienza. Se ne hanno una.
Mario De Michele