Non ci sara’ un nuovo processo per il massacro di Ponticelli. Lo ha deciso, dopo oltre due ore di camera di consiglio, la quarta sezione penale della corte d’appello di Roma. Il collegio, presieduto da Carmelita Russo, ha dichiarato inammissibile l’istanza di revisione presentata dagli avvocati Ferdinando Imposimato, Eraldo Stefani e Francesco Stefani, difensori dei tre operai che, condannati definitivamente all’ergastolo, hanno finito di scontare 27 anni di carcere.

Ai giudici di appello i tre penalisti avevano chiesto “un atto di grande coraggio e di civilta’ giuridica. Giuseppe La Rocca, Luigi Schiavo e Ciro Imperante non sono dei mostri ma dei genitori colpiti, per ragioni insondabili, da un’accusa portata avanti da falsi testimoni. Non chiediamo la loro assoluzione – hanno precisato le difese – ma che vengano sottoposte a nuovo vaglio dibattimentale altre prove per la ricerca della verita’. Vorremmo che venisse disposta una nuova istruttoria per continuare a credere nella magistratura e nella giustizia, che sia giusta per lo Stato e per i suoi cittadini”.

La corte di appello non e’ stata dello stesso avviso: entro 60 giorni si conosceranno le motivazioni del provvedimento. Per l’inammissibilita’ dell’istanza di revisione del processo si era pronunciato anche il sostituto procuratore generale Andrea Vardaro. I tre operai, condannati al pagamento delle spese processuali, erano presenti in aula assieme ad alcuni familiari: qualcuno e’ scoppiato a piangere, altri se la sono presa con i magistrati: “Bastardi, questa e’ la giustizia…”. Le difese hanno preannunciato ricorso in Cassazione.

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